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Veronella

Puntine sulla ciclabile, colpiti gli operai mentre vanno in fabbrica

Un residente: «Una cosa mai vista in 40 anni»
Le puntine ritrovate sulla ciclabile a Veronella
Le puntine ritrovate sulla ciclabile a Veronella
Le puntine ritrovate sulla ciclabile a Veronella
Le puntine ritrovate sulla ciclabile a Veronella

Centinaia di puntine da disegno disseminate da una mano anonima lungo la pista ciclabile che collega il centro di Veronella allo stabilimento della Siapra (ex Fiamm), che produce batterie per auto e camion. E gli inconsapevoli lavoratori che percorrono tutti i giorni, in sella alle loro biciclette, la corsia riservata ai ciclisti, rimangono vittime di uno scherzo vigliacco e odioso. Terminate le vacanze pasquali, le decine di dipendenti della Siapra che sono soliti usare la bici come mezzo di trasporto perché abitano nei paraggi della fabbrica, che occupa 350 dipendenti, hanno trovato una brutta sorpresa ad attenderli. 


Raid misterioso 

Il tratto di pista ciclabile in viale del Lavoro, che dall'ex panificio di Renzo Corso va verso lo stabilimento, è stato costellato da moltissime puntine da disegno, poco visibili ad occhio nudo perché non hanno la testa colorata, e da alcuni rampini in metallo annodati a triangolo, forse ricavati da pezzi di filo spinato.

Le prime gomme di bici a saltare sono state quelle delle tre donne delle pulizie che lavorano nello stabilimento. Poi, la stessa sorte è toccata ad altri cinque lavoratori. Infine, anche un pensionato della Siapra, che si era recato in azienda per ritirare il proprio documento per la dichiarazione dei redditi, ha subito la foratura di entrambi gli pneumatici della bici: una vera sventura. Per Mauro Prando, dipendente da tempo dell'industria più importante del paese, si tratta di una vera carognata: «A destare rabbia non è tanto l’entità del danno, perché il copertone di una gomma da bicicletta non ha costi elevati, ma il gesto». «Lo trovo davvero ignobile», commenta, dopo aver subito anch'egli la foratura di una ruota.


Due chili di puntine

Renzo Corso, che abita in viale del Lavoro, non aveva mai visto una cosa simile in 40 anni. «Sono uscito con la carriola per pulire la ciclabile dalle erbacce», racconta, «e ho sentito uno strano suono sotto le scarpe. Avevo un triangolino di metallo conficcato nella suola ma non ci ho dato peso. Qualche metro più avanti, però, mi sono accorto di averne pestato un secondo e, per di più, che la ruota della carriola aveva 10 puntine nel battistrada».

Facendo pulizia, Corso ne ha raccolto oltre due chili, altre ne sono state trovate ieri da Prando. Anche gli operai comunali sono usciti per pulire la pista. Non si riesce a capire la ragione di un simile atto incivile, anche perché sembra impossibile che a qualcuno diano fastidio le bici.

Il sindaco Loris Rossi, fuori paese, è stato avvertito. Una delle telecamere di videosorveglianza potrebbe aiutare ad individuare l'autore, o gli autori, di questa azione molesta.

 

Paola Bosaro

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