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Piove all’asilo, il Comune accelera sui lavori

Infiltrazioni nel controsoffitto La scuola  dell’infanzia  paritaria «Don Candido Mazzi» di Porto
Infiltrazioni nel controsoffitto La scuola dell’infanzia paritaria «Don Candido Mazzi» di Porto
Infiltrazioni nel controsoffitto La scuola  dell’infanzia  paritaria «Don Candido Mazzi» di Porto
Infiltrazioni nel controsoffitto La scuola dell’infanzia paritaria «Don Candido Mazzi» di Porto

Il tetto dell’asilo di Porto di Legnago «fa acqua». Ed il Comune avvia il progetto per rifare la copertura. Sono infatti sempre più critiche le condizioni della copertura della scuola paritaria dell’infanzia con l’annesso nido «Don Candido Mazzi», che ospita 81 bambini ed è collocata all’interno di un edificio di proprietà municipale. Per questo motivo, sollecitato dai responsabili della materna, l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Danieli ha effettuato un sopralluogo nell’edificio a due piani che sorge nella parte storica del quartiere. Il problema, in particolare, interessa il piano superiore della scuola, dove si trovano la sala adibita a dormitorio degli alunni e la mensa. «Al di sotto della copertura in coppi», evidenzia Danieli, «manca la guaina isolante. Pertanto, quando la pioggia cade in maniera abbondante, l’acqua penetra all’interno, bagnando direttamente i pannelli del controsoffitto». Tale situazione, quindi, crea un potenziale pericolo in quanto le infiltrazioni potrebbero causare il distacco di parti della stessa controsoffittatura. Per questo motivo, la Giunta del sindaco Graziano Lorenzetti ha già attivato i propri tecnici per la stesura di un programma straordinario di manutenzioni, che verrà approvato nelle prossime settimane dall’esecutivo. L’operazione sarà volta al rifacimento della copertura del centro per l’infanzia, in modo da eliminare in maniera radicale il problema e, allo stesso tempo, contenere i consumi energetici della scuola. «L’intervento», rimarca Danieli, «avrà un importo di 200mila euro. Per finanziarlo intendiamo sfruttare i proventi della Lese (società che gestisce la discarica di Torretta, ndr) così come punteremo, attraverso la coibentazione del tetto, ad accedere ai contributi garantiti dal Conto termico». Per quel che concerne la tempistica della manutenzione straordinaria alla copertura dell’asilo, l’assessore puntualizza: «Visto che la struttura di sostegno della copertura è di legno, per motivi di sicurezza potremo intervenire soltanto nell’estate del 2020, quando, tra i mesi di luglio e settembre, la scuola sarà chiusa per le vacanze». Il vicesindaco aggiunge: «Attraverso quest’operazione intendiamo risolvere in maniera radicale una delle problematiche che ci eravamo impegnati ad affrontare in campagna elettorale su espressa richiesta dei residenti». Sempre in tema di manutenzioni straordinarie per le scuole cittadine, nelle prossime settimane verrà avviata la riqualificazione del tetto delle scuole elementari «Cotta» del capoluogo, frequentate da 262 alunni. Lunedì 28 ottobre, difatti, il Comune ha ufficialmente consegnato i lavori alla «Fm Coperture» di Velo Veronese, che si è aggiudicata l’appalto offrendo un ribasso del 15,3 per cento sull’importo di partenza fissato dall’amministrazione. L’intervento, che anche in questo caso ha lo scopo di eliminare le infiltrazioni causate dalla pioggia, costerà al municipio 140mila euro. «Tempi e modalità di esecuzione dei lavori», annota Danieli, «verranno concordati dai responsabili dell’impresa assieme alla dirigenza scolastica. Tutto ciò per contenere il più possibile i disagi agli alunni ed alle attività didattiche». Il vicesindaco rassicura comunque sul fatto che verranno garantiti tutti gli standard di sicurezza nelle fasi in cui gli operai saranno al lavoro con la scuola aperta. Nonostante siano passati quasi vent’anni, in città, ma non solo, è difatti ancora vivo il ricordo dello spaventoso incendio scoppiato il 20 marzo 2001 durante la sistemazione della copertura delle medie Cavalcaselle, nel quartiere di Porto, e che costò la vita all’allieva di Boschi Sant’Anna Laura Agnora. «Alle Cotta», assicura Danieli, «a differenza della copertura presente nella scuola di Porto nel 2001, c’è un solaio in latero-cemento che di fatto costituisce una solida barriera contro eventuali fiamme accidentali». •

Fabio Tomelleri

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