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Oppeano

I nomadi «occupano» una via del paese: «Si fanno beffe anche delle forze dell'ordine»

La presenza di un gruppo di nomadi sta generando malumore fra alcuni abitanti di Oppeano
La carovana di nomadi a Oppeano
La carovana di nomadi a Oppeano
La carovana di nomadi a Oppeano
La carovana di nomadi a Oppeano

Hanno levato le tende da via Mazzanta, a Mazzantica, la settimana scorsa. E sono tornati ad occupare un'altra area pubblica del paese a distanza di qualche giorno. Non sembra proprio voler andarsene dal territorio di Oppeano la carovana, formata da una ventina di roulotte, della tribù nomade dei cosiddetti Camminanti di Noto o Siciliani erranti, che da circa tre mesi continua a ricevere dalla polizia locale ordinanze di sgombero. «Sfratti» che ottempera seduta stante, salvo poi fare ritorno a stretto giro in qualche altro parcheggio o banchina stradale.

 

L'occupazione di sabato pomeriggio

È successo di nuovo sabato pomeriggio quando i rom si sono accampati in via Arena, nella frazione di Ca' degli Oppi. Tuttavia, la piazzola di sosta del tratto alberato che interseca via del Grano era stata fatta transennare dal Comune dopo che i rom l’avevamo occupata a più riprese. Così, questa volta, si sono alloggiati sull'altro lato della strada, quello ancora aperto, davanti alle aziende che sono insediate in zona artigianale-industriale tra gli anni Ottanta e Novanta. I proprietari delle imprese in questione, al pari dei cittadini residenti sull’altro lato della via, assicurano che in tanti anni di permanenza nella zona non si era mai verificato un problema di queste dimensioni. «Ci troviamo di fronte ad un atteggiamento che suona come una presa in giro, perchè gli occupanti si fanno beffa sia delle forze dell'ordine che delle ordinanze», protestano alcuni imprenditori di via Arena, che preferiscono mantenere l'anonimato data la situazione delicata. 

 

L'accampamento dei nomadi a Oppeano
L'accampamento dei nomadi a Oppeano

 

I provvedimenti

Gli agenti del distretto di Polizia locale Media Pianura Veronese, ieri mattina, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni e proteste, hanno notificato l'ordinanza di sgombero ai nomadi di origine siciliana. «Ora hanno 48 ore di tempo per rispettarla», rimarca il comandante Marco Cacciolari. Nel frattempo, alcuni residenti di via Arena, ormai esasperati e stanchi di vedere il problema affrontato sì a livello locale ma irrisolto, hanno inviato una Pec per segnalare l’emergenza sia alla Prefettura che alla stazione dei carabinieri e alla questura di Verona. L’obiettivo è trovare una soluzione, di concerto con amministratori e vigili urbani, per impedire agli zingari di accamparsi in via definitiva ad Oppeano. 

«Una soluzione è imminente», annuncia l'ex sindaco ed attuale consigliere Alessandro Montagnoli, «abbiamo già fissato un incontro per redigere un’ordinanza restrittiva, che limiti ulteriormente la possibilità ai nomadi di poter occupare il suolo pubblico in modo improprio». Anche perchè non è solo una questione di ordine pubblico e di occupazione abusiva, ma c’è di mezzo anche un problema di decoro, di igiene e di invadenza delle proprietà private. Non essendoci acqua potabile nelle piazzole dove si accampano, i nomadi entrano nelle ditte per approvvigionarsi. «Hanno addirittura tirato i fili per stendere i panni legandoli alle cancellate delle nostre aziende quando non mettono ad asciugare i panni direttamente sulle cancellate», riferivano ieri alcuni imprenditori di Ca' degli Oppi. Ma non è finita qui.

Le proteste

«Quando i nostri clienti e i dipendenti transitano dalla strada», hanno aggiunto gli imprenditori, «scorgono gli zingari accucciati tra le roulotte e le loro auto fare i propri bisogni. Uno spettacolo indecente che non si più sopportare oltre». E come se ciò non bastasse, nei fine settimana il clan nomade aumenta di numero, con altri gruppi imparentati tra loro richiamati da feste all'aria aperta. Sale così la protesta dei cittadini che mal sopportano questi ospiti da mesi. «Posso rassicurare i residenti e i titolari delle attività produttive», conclude Montagnoli, «che ci stiamo attivando in tutte le direzioni per risolvere il fenomeno. Intanto sarà transennato l’altro lato di via Arena». 

Zeno Martini

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