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Nogara

Referedum sulla chiesa di Nogara, i fedeli votano per demolirla

Già mercoledì il vescovo Pompili arriverà in paese per ufficializzare la decisione di costruire un nuovo tempio in paese
Inagibile e chiusa dal 2022, per gravi problemi al tetto, sarà demolita
Inagibile e chiusa dal 2022, per gravi problemi al tetto, sarà demolita
Inagibile e chiusa dal 2022, per gravi problemi al tetto, sarà demolita
Inagibile e chiusa dal 2022, per gravi problemi al tetto, sarà demolita

La chiesa parrocchiale di Nogara, inagibile, di San Pietro Apostolo e Cuore Immacolato di Maria sarà demolita e al suo posto verrà costruito un nuovo edificio di culto.

La decisione è stata presa dalla parrocchia dopo che nelle scorse settimane era stato indetto una specie di referendum tra i fedeli che si recavano alle messe nella parrocchiale di Caselle, dove da due anni sono state trasferite le funzioni.

Questionario

La stragrande maggioranza di coloro che hanno compilato il questionario parrocchiale ha espresso il desiderio che l’edificio, costruito negli Cinquanta e chiuso dal 2022 dopo un parziale crollo del soffitto, venga abbattuto. Alcuni mesi fa, durante un’affollata riunione in chiesa a Caselle, il vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili, ha prospettato ai fedeli due soluzioni.

Nella prima si ipotizzava la ristrutturazione del tempio con una spesa di circa un milione e mezzo di euro, dei quali un milione a carico della parrocchia. Nella seconda, la soluzione era radere al suolo la chiesa e costruirne una nuova, più modera e di dimensioni più contenute rispetto all’attuale, ampia circa 1800 metri quadrati.

Il costo della nuova chiesa sarà di 3 milioni dei quali 2 forniti dalla Cei grazie al 5 per mille, mentre un altro milione sarebbe a carico della parrocchia. Ad ufficializzare l’avvio dei procedimenti burocratici che porteranno entro il 2024 a demolire l’edificio per far posto alla nuova chiesa sarà lo stesso Pompili, atteso a Nogara mercoledì 21 per le celebrazioni per il pellegrinaggio delle reliquie di San Francesco. Il vescovo mercoledì darà il mandato ufficiale per l’inizio della nuova chiesa e quindi anche all’iter per la scelta del progetto più idoneo per dare a Nogara un edificio moderno e sufficientemente capiente per i fedeli.

Ricerca di fondi

La parrocchia si attiverà anche per cercare di reperire il milione di euro che servirà alla costruzione del nuovo tempio e si affiderà soprattutto al buon cuore dei nogaresi, ad aziende, a istituti di credito e benefattori. Secondo quanto prospettato all’incontro con la popolazione, la nuova chiesa potrebbe essere pronta entro il 2026.

Nel frattempo, com’è avvenuto fino ad ora, tutte le funzioni religiose si terranno nella parrocchiale di Caselle, a un paio di chilometri dal centro. Resta da capire se il progetto riguarderà solo la chiesa oppure se coinvolgerà anche il rifacimento della adiacente canonica e del teatro Don Bosco.

Il vecchio tempio

Il paese intanto è diviso tra coloro che vogliono al più presto la nuova chiesa e chi invece preferirebbe il restauro di quella «vecchia» col rifacimento del tetto. Erano quasi 30 anni che il tempio manifestava segni di sgretolamento del sotto tetto. In più occasioni si sono verificati scrostamenti di laterizi, tamponati con la posa di un controsoffitto. Col passare del tempo, i detriti che si staccavano dal tetto si sono via via accumulati sul controsoffitto causando poi il crollo parziale che ha portato alla chiusura della chiesa nel 2022. 

Riccardo Mirandola

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