Lo sport per tutti non è solo uno slogan a Bovolone. In un paio d’anno la “Skarozzata”, organizzata partendo da un’intuizione dei volontari della sezione locale dell’Unitalsi - Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati Lourdes Santuari Internazionali - in collaborazione con le Acli, in pochi anni ha conosciuto un successo che le ha permesso di vincere, nell’ultima edizione della 46^ Marcialonga di settembre organizzata dagli Sbandati, il premio riservato ai gruppi più numerosi.
L'organizzazione e la gestione dell’evento podistico ludico motorio a passo libero era affidata agli iscritti al G.M.P Gli Sbandati asd di Bovolone, lo storico gruppo podistico veronese che festeggerà presto il 50 anniversario di attività nel mondo dello sport per tutti (Uisp).
La classifica finale parla chiaro, il gruppo della Skarozzata, primo classificato, contava 110 iscritti, tra accompagnatori e persone in sedia a rotelle, il secondo gruppo si è fermato a 55.
Un successo che è andato oltre le aspettative dei promotori della Skarozzata, tra questi Paolino Turrini, per anni presidente dell’Unitalsi, e ha fatto della marcialonga bovolonese una delle manifestazioni più inclusive nel panorama delle corse podistiche non competitive.
L’iniziativa aperta alla partecipazione di chi è in sedie a rotelle offre un tracciato dedicato di circa 4 chilometri, ed è unica nel suo genere nel panorama delle marcialonghe della pianura veronese.
Fondamentale per la buona riuscita la figura degli “spingitori”, volontari di varie associazioni, hanno aderito Fidas, Croce Rossa e commissioni pari opportunità, che aiutano con “un gesto d’amore” persone in sedia a rotelle a tagliar il traguardo.
Gli spingitori hanno così modo di vivere in prima persona le difficoltà che possono causare le barriere architettoniche. Nata un po’ in sordina la primissima edizione era del 2019, poi bloccata dalla pandemia, la Skarozzata verrà riproposta nel 2024.