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Medici di base, sindaci uniti «Aprire l’ambulatorio diurno»

Conferenza dei sindaci in municipio a Legnago ieri DIENNE FOTO
Conferenza dei sindaci in municipio a Legnago ieri DIENNE FOTO
Conferenza dei sindaci in municipio a Legnago ieri DIENNE FOTO
Conferenza dei sindaci in municipio a Legnago ieri DIENNE FOTO

Il Distretto 3 dell’Ulss 9 Scaligera è quello che più risente della carenza di medici di medicina generale, con l’1,8 per cento di assistiti senza medico. E la situazione, se si guarda l’Ulss nel suo complesso, non pare destinata a migliorare in tempi veloci. Ricambio insufficiente Nel 2021, su 97 dottori arrivati alla pensione solo 86 sono stati reintegrati, mentre nei primi sei mesi del 2022 su 67 pensionati si sono avuti appena 53 reintegri. A fronte di questa pesante situazione, ieri mattina, in sala consiliare del municipio di Legnago, il Comitato dei sindaci del Distretto 3 si è riunito per confrontarsi su problematiche che si ripercuotono soprattutto su pazienti fragili e anziani e per stilare una lista di proposte da inoltrare a Ulss e Regione, e perfino al Governo. A Roma sarà inviata infatti una richiesta formale di togliere il numero chiuso dalla Facoltà di Medicina, considerato il maggiore responsabile della carenza di medici. «Negli ultimi mesi», ha esordito Flavio Pasini, presidente del Comitato dei sindaci, «la situazione medici di base sul territorio si è ingarbugliata sempre più. Alcuni Comuni soffrivano già da tempo, altri si sono aggiunti. In più i contagi da Covid continuano. Come sindaci vogliamo dare risposte concrete ai nostri concittadini, a partire da quella informazione che, a nostro avviso, da parte dell'Azienda sanitaria c’è stata ma in modo insufficiente». Per ovviare alla carenza di dottori di medicina generale, già qualche mese fa, in Conferenza dei sindaci si era pensato di proporre all’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, di alzare il numero degli assistiti di ciascun medico fino a 1.800 o 2.000 assistiti. Solo il 20 per cento dei dottori, pur trattandosi di una proposta emergenziale, si è reso disponibile. Troppa burocrazia «I medici di base», ha proseguito Pasini, «lamentano da tempo di essere caricati in modo eccessivo da incombenze burocratiche che occupano l’80 per cento del loro tempo. Molti, inoltre, hanno programmi informatici inadeguati che non dialogano con quelli regionali: un grosso handicap perché un dottore deve avere sottomano tutta la situazione sanitaria del paziente». Partendo da tutto ciò, i sindaci produrranno un documento per chiedere alla Regione di sgravare i medici di base dalla burocrazia e di snellire il sistema informatico. Ambulatorio per tutti «All’Ulss 9», ha anticipato il presidente, «oltre ad una migliore informazione perché il paziente abbia un interlocutore reale e non una voce registrata, chiediamo di darsi da fare, in tempi brevi, per l’ambulatorio diurno dove chi è senza medico possa essere assistito, come avviene con la Guardia medica di notte. So che si sta lavorando a questo ma serve più incisività. Sono convinto che il lavoro di squadra e l’unione tra Ulss 9, sindaci, Regione e medici di base, sia l’unica via per arrivare ad una vera soluzione di tutti questi problemi».•.

Elisabetta Papa

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