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La storia

Matteo e l'erede di casa Savoia. Una favola a colpi di spazzola

Il parrucchiere Pasinato, 41enne di Villa Bartolomea, pettina attrici e modelle sulle passerelle internazionali, dove ha incontrato la giovane principessa
Matteo Pasinato con Vittoria di Savoia
Matteo Pasinato con Vittoria di Savoia
Matteo Pasinato con Vittoria di Savoia
Matteo Pasinato con Vittoria di Savoia

Quando da bambino Matteo Pasinato guardava incantato mamma Paola intenta a cotonare a colpi di lacca le clienti nel suo negozio di corso Fraccaroli, diventato poi nel 2003 il suo regno, mai avrebbe pensato che un giorno avrebbe seguito le orme materne. Tanto che più tardi si iscrisse al liceo linguistico di Badia Polesine (Rovigo). Ne tanto meno immaginava che sarebbe diventato un talento delle forbici chiamato a pettinare attrici, cantanti e modelle alla Mostra del cinema di Venezia piuttosto che dietro le quinte di XFactor o alla Milano Fashion Week.

 

Incontro con la principessa

Ed è stato proprio in occasione della recente settimana della moda che quel bambino estroso, cresciuto a pane, phon e bigodini nel piccolo Comune della Bassa, ha acconciato per un intero pomeriggio la nuova «regina» d’Italia. Una modella speciale, la ventenne Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di Savoia, principessa di Carignano e marchesa di Ivrea, che lo scorso 3 febbraio, alla morte del nonno Vittorio Emanuele II, è diventata la nuova erede di Casa Savoia. Tra l’altro la prima principessa Savoia messa a capo della dinastia sabauda in 10 secoli di storia proprio per volontà del nonno, che nel 2020 abolì la Legge Salica a favore della nipote femmina, primogenita di Emanuele Filiberto di Savoia e dell’attrice francese Clotilde Courau.

Ne ha fatta di strada l’hair stylist figlio d’arte - oltre alla madre anche suo padre Renzo, scomparso nel 2017, era del mestiere essendo stato per mezzo secolo il «figaro» del paese - ingaggiato un paio d’anni fa dal marchio Wella come formatore a livello nazionale.

 

Set fotografico

È una favola che sarebbe piaciuta a Charles Perrault quella in cui è stato catapultato il 41enne che vive tra Villa Bartolomea, dove gestisce «Ego arte e capelli», e Desenzano del Garda, reduce da un lavoro «blasonato» con l’affascinante principessa, che studia arte ed imprenditoria a Parigi ma che si sta affermando anche come influencer e modella. Un’attività intrapresa per passatempo che questa settimana, fresca della recente «incoronazione» di un regno che non c’è (il referendum del 1946 sancì la fine della monarchia), l’ha portata a conquistare la sua prima copertina sul settimanale spagnolo «Yo dona».

L’incontro tra la creativa principessa e Pasinato, che ha affinato i segreti del mestiere appresi dalla mamma a Londra e Parigi dopo essersi diplomato all’Accademia parrucchieri di Milano, è avvenuto a margine della sfilata autunno-inverno 2024-’25 di Philosophy in cui lo stilista Lorenzo Serafini ha reso omaggio ai personaggi femminili di Hitchcock. «Nel backstage», racconta il coiffeur, «è stato allestito un set fotografico ed è lì che ho conosciuto e ho trascorso diverse ore con la principessa che ha indossato tre abiti iconici della griffe. Una ragazza semplice di sani principi, con l’Italia nel cuore, che mi ha salutato abbracciandomi e che mi ha messo subito a mio agio parlandomi del suo ultimo viaggio in Messico, chiedendomi consigli ed affidandosi completamente alle mie mani. Nulla di diverso da quanto capita ogni giorno con le mie clienti nel salone di Villa Bartolomea».

 

Grande feeling

Nessun capriccio da diva, nessuna pretesa assurda e nessun snobismo. Che non fosse però tutto così scontato Matteo ne era consapevole fin da quando 15 giorni prima aveva ricevuto l’ingaggio di pettinare Vittoria di Savoia a Milano. «Non nascondo», confida il 41enne, «che sono arrivato all’appuntamento emozionato e un po’ agitato. Anche perchè finora mi era capitato di curare l’immagine di molti personaggi dello spettacolo, ma mai di una testa coronata». Invece è filato tutto liscio, anzi meglio del previsto. «Mi sono trovato di fronte una bellissima ragazza, educata, semplice, di grande charme ed eleganza, che non fatto pesare, con me e gli altri collaboratori, il suo lignaggio. Mi ha letteralmente conquistato e spero di lavorare ancora con lei».

Una favola 2.0, degna della generazione Z, insomma, che ha incrociato i destini del talentuoso erede di due parrucchieri della Bassa e della pronipote di re Umberto II. «Considero questa esperienza», rimarca Pasinato, «un altro importante tassello del mio percorso professionale che mi sono costruito da solo a suon di sacrifici, rinunce, tanta formazione ed intere giornate di lavoro in piedi». Infine, il coiffeur lancia una promessa alla modernissima aristocratica: «Se un giorno troverà il suo principe azzurro sarà felicissimo di trasformarla in una sposa meravigliosa».

Stefano Nicoli

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