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Legnago

Alunno si soffoca con la merendina, salvato dalla prof con la manovra di Heimlich

«L'ho tranquillizzato e ringraziato per avermi aiutata», racconta la docente, «standogli vicina anche quando, poco dopo, è arrivato il personale del 118.
La professoressa Maria Stella Artuso e il dirigente Gabriele Bernardinello
La professoressa Maria Stella Artuso e il dirigente Gabriele Bernardinello
La professoressa Maria Stella Artuso e il dirigente Gabriele Bernardinello
La professoressa Maria Stella Artuso e il dirigente Gabriele Bernardinello

Ha rischiato di morire soffocato da un pezzetto di merenda, ingerita forse troppo velocemente o masticata male.

Ma il coraggio e il sangue freddo della sua insegnante di lettere gli hanno salvato la vita. Sono stati attimi di autentico terrore quelli vissuti l'altra mattina alle scuole medie Frattini di Legnago. 

Attimi concitati

Tutto è avvenuto negli ultimi minuti dell'intervallo che per la pioggia ed il freddo pungente gli allievi avevano trascorso nelle loro aule anziché all'esterno dell'edificio come avviene invece quando il meteo lo consente. Protagonista di questa brutta avventura, che se non fosse stato per l'intervento immediato della docente avrebbe potuto avere un epilogo tragico, è stato un allievo di prima.

L'undicenne, mentre stava finendo la merenda insieme ai compagni, ha iniziato all'improvviso a mostrare difficoltà respiratorie, a diventare cianotico e ad emettere i classici sibili di chi non riesce più a respirare bene. Gli altri ragazzi, spaventatissimi, si sono messi a urlare attirando l'attenzione della professoressa di lettere Maria Stella Artuso, che si trovava a poca distanza e che ha capito all'istante quanto stava accadendo. 

I soccorsi 

Con prontezza di spirito e grande capacità di controllo, l'insegnante ha dapprima praticato all'undicenne la compressione addominale e poi, visto che il corpo estraneo non usciva, è passata alla cosiddetta manovra di Heimlich per la disostruzione delle vie aeree: una tecnica salvavita di primo soccorso che la docente conosce bene grazie ai corsi di formazione seguiti periodicamente dal personale scolastico, ma che finora non aveva mai praticato se non durante simulazioni.

La situazione si è rivelata però complessa perché la professoressa, oltre ad essere costretta a ripetere più volte le manovre sull'undicenne, ha dovuto occuparsi contemporaneamente degli altri allievi. «Quando ho visto che il pezzetto di merenda era stato espulso solo in parte», racconta la professoressa Artuso, «ho detto ai ragazzi di uscire tutti e di chiamarmi in aula un collaboratore scolastico al quale ho dato l'incarico di allertare il 118. Chiaramente ho continuato il mio intervento. Non c'era un piano B in quel momento. Sapevo che dovevo proseguire e così ho fatto finché non ha sputato a terra il boccone». 

Grande spavento 

Il ragazzo, pur in preda all'ansia, ha ricominciato a respirare regolarmente. «L'ho tranquillizzato e ringraziato per avermi aiutata», prosegue la docente, «standogli vicina anche quando, poco dopo, è arrivato il personale del 118. Quanto accaduto ha profondamente scosso anche gli altri alunni, tanto che sono rimasta con loro l'ora successiva per rasserenarli e spiegare loro quanto sia importante saper gestire queste emergenze fin da bambini, avvisando nell'immediato gli adulti». 

Mentre l'undicenne è stato trasferito all'ospedale «Mater salutis», dove lo hanno raggiunto i suoi genitori e dove è rimasto qualche ora per accertamenti prima di rientrare in classe ieri, a supportare i suoi compagni è arrivata la psicologa d'istituto, affiancata dal dirigente dell'Ic Legnago 1, Gabriele Bernardinello.

«Questo episodio, fortunatamente conclusosi bene», sottolinea il preside, «dimostra quanto sia importante la formazione del personale scolastico. Oltre ai corsi obbligatori di primo soccorso, dei quali proprio in questi giorni si stanno tenendo gli aggiornamenti, il nostro istituto comprensivo organizza ogni anno un appuntamento aggiuntivo. Era già in programma per lunedì prossimo con l’intervento del pediatra Mauro Saldi». 

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Cos'è la manovra di Heimlich

Nell'incontro formativo che il pediatra in pensione Mauro Saldi tiene annualmente per il personale di varie scuole dell'Istituto comprensivo Legnago 1, vengono inseriti ulteriori ripassi ed aggiornamenti proprio sulle manovre di disostruzione delle vie aeree, utilizzate dalla docente delle medie Frattini per salvare il suo allievo dal soffocamento. «Il corso», spiega il dottor Saldi, «è incentrato in particolare sulle istruzioni per la somministrazione dei farmaci salvavita ai ragazzi con patologie croniche, ma prevede anche altri approfondimenti come ad esempio le informazioni sulle posizioni da adottare in caso di crisi epilettiche oppure per l'appunto sulla cosiddetta manovra di Heimlich».

Ecco come si fa la manovra di Heimlich.

 

Elisabetta Papa

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