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Legnago

Borseggiatori in azione: è allarme nei supermercati della Bassa

In aumento i furti nei parcheggi e tra le corsie, specie nei reparti ortofrutta. All’esterno in voga il « trucchetto» del lancio della moneta
Spesa. In città sono in aumento i borseggi nei supermercati
Spesa. In città sono in aumento i borseggi nei supermercati
Spesa. In città sono in aumento i borseggi nei supermercati
Spesa. In città sono in aumento i borseggi nei supermercati

É allarme borseggiatori nei supermercati del Legnaghese. Sia tra le corsie dei punti vendita sparsi tra capoluogo e frazioni, dove ignari clienti vengono derubati mentre fanno tranquillamente la spesa, sia nei parcheggi mentre caricano in auto le borse con le provviste appena pagate alle casse.

Un fenomeno agevolato, in diversi casi, dall’imprudenza e dalla distrazione di chi lascia borsette, zaini e giubbotti provvisoriamente incustoditi nel carrello o nell’abitacolo della propria macchina. Ma non mancano gli episodi dove la destrezza e la sorprendente velocità dei ladri di turno - con tutta probabilità bande organizzate che agiscono in trasferta, con un complice che funge da «palo» e un altro da «gancio» - non lasciano scampo ai malcapitati di turno.

Sfilza di furti

Comunque sia, al di là delle modalità d’azione, l’unica amara certezza è che, specie nel fine settimana quando ipermercati e discount sono particolarmente affollati, si moltiplicano i borseggi con relative denunce e pratiche con la propria banca per bloccare bancomat e carte di credito. In barba alle telecamere presenti tra gli scaffali e al servizio di vigilanza privato garantito dai proprietari. Sabato scorso, solo per fare un esempio, sono stati «alleggeriti» in poche ore del portafoglio quattro clienti intenti a fare acquisti in un supermercato cittadino di una nota catena. Senza che lì per lì se ne accorgessero.

«Solo quando sono arrivato alla cassa», racconta un professionista 56enne di Legnago, «mi sono accorto che mi avevano sfilato dalla tasca del giubbino il portafoglio con i soldi e i documenti. C’era tantissima gente e capita che ci si urti facendo la spesa ma non ci dai peso. Tanto che non mi ero insospettito di nulla. Fino alla brutta sorpresa quando è stato il momento di pagare».

Tuttavia, nella sfortuna il 56enne ha potuto recuperare almeno i documenti. «Mentre stavo sporgendo denuncia di furto al comando dei carabinieri», riferisce il 56enne, «una persona mi ha contattato per avvisarmi che aveva ritrovato a terra il mio portafoglio a poca distanza dal negozio. Le carte di credito, invece, ho dovuto rifarle. E in banca mi hanno confermato che i casi come il mio sono ormai all’ordine del giorno.

I consigli

Forze dell’ordine e addetti alla sicurezza raccomandano vivamente di non lasciare borsette, giacche ed oggetti di valore abbandonati nei carrelli. Specie nei reparti ortofrutta dove avvengono la maggior parte dei furti poiché la gente si sposta tra i vari stand per imbustare e pesare i prodotti.

Lasciando campo libero ai malintenzionati che, oltre a fare «shopping» gratuito ai danni del punto vendita, da qualche tempo ne approfittano per svaligiare anche i clienti. I quali non possono contare su una vedetta diventata una spina nel fianco per gli scippatori all’opera tra le calli di Venezia.

Quella Monica Poli, veterana del comitato lagunare «Cittadini non distratti», che da anni smaschera in flagrante, mettendoli così in fuga, i manolesta a caccia di turisti da spennare. Virali i suoi video postati sui social, che l’hanno resa celebre per gli inseguimenti dei ladri di strada al grido «Attenzione borseggiatori! Pickpockets!».

Nuovi «trucchetti»

È raccomandata la massima prudenza anche all’esterno dei punti vendita dove i malfattori se ne inventano sempre una per impossessarsi di portafogli e smartphone. La rodata tecnica dell’abbraccio, in cui il ladro simula un caloroso saluto per sfilare orologi, soldi ed altri effetti personali, ha ceduto ultimamente il passo al «trucchetto» della monetina messo in atto in coppia.

Uno dei malviventi lancia una monetina a terra facendo credere alla vittima prescelta che le è caduta. E mentre l’interessato si china a raccoglierla il complice si impossessa della borsa lasciata sul sedile o sul bagagliaio dell’auto aperta. Auto che va tassativamente chiusa anche quando ci si sposta di pochi metri per riporre il carrello nel dispenser.

Stefano Nicoli

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