La Zanzara punge la barista
che ha il Duce sugli scontrini

Scontro in radio, l'altra sera, tra la signora Maristella Finezzo del «Bar Armando» e il duo Giuseppe Cruciani e David Parenzo, conduttori de «La Zanzara», la trasmissione senza peli sulla lingua in onda su Radio24. Al centro dello scambio di battute, lo scontrino fiscale con il volto di Benito Mussolini, emesso nell'esercizio di via Paride: occasione ghiotta per i conduttori de «La Zanzara» per provocare reazioni sopra le righe. La prima telefonata a Finezzo l'ha fatta Parenzo che, senza tanti giri di parole, ha chiesto alla signora: «Ma non si vergogna di mettere il volto del Duce sulla ricevuta?». Senza scomporsi, l'esercente ha replicato di no. «Ho solo messo un personaggio storico, io non sono una nazista, se avessi messo Che Guevara lei non mi avrebbe detto nulla, io rispetto le sue idee, voglio che siano rispettate anche le mie». Parenzo ha quindi proseguito con altre domande prima che Finezzo lo interrompesse: «Ci sono 80 bar a Cerea, vada pure da un'altra parte». La donna ha così riattaccato. Ma Parenzo e Cruciani non si sono arresi. Ad una seconda telefonata non hanno ottenuto risposta. Alla terza, a prendere la parola è stato Cruciani: «Signora ma non si fa», ha esclamato il conduttore a cui Finezzo ha risposto: «Io non voglio che si ritorni al ventennio fascista; chiedo più rigore, la gente non deve avere paura di andare fuori, mi vergogno dell'Italia che ho adesso e ora siccome sto lavorando non rompetemi le scatole».
Sulla pagina Facebook del nostro giornale, la notizia, che ha ottenuto oltre 300 commenti, migliaia di «mi piace» e centinaia di condivisioni, ha scatenato un acceso dibattito tra chi loda l'iniziativa del bar e chi la trova assolutamente deprecabile.F.S.