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Sanguinetto

Il postino suona anche 15 volte: ottomila verbali in arrivo per il nuovo autovelox

L'impianto alla Venera ha pizzicato migliaia di automobilisti e si allungano le code in posta per pagare le multe
Autovelox alla Venera, stanno arrivando le raccomandate con le multe
Autovelox alla Venera, stanno arrivando le raccomandate con le multe
Autovelox alla Venera, stanno arrivando le raccomandate con le multe
Autovelox alla Venera, stanno arrivando le raccomandate con le multe

Il postino suona sempre due volte. Così recita il titolo del celebre film di Bob Rafelson del 1981. Ma a Sanguinetto, sfortunatamente per i malcapitati di turno, il portalettere suona anche 15 volte. Gran parte delle 8mila multe comminate dal nuovo autovelox di Venera a chi ha superato il limite di velocità dei 50 chilometri orari sta infatti per arrivare a destinazione. Il tutto tramite raccomandate spedite da una ditta di Bologna incaricata dal Comune di Sanguinetto della gestione di tutte le pratiche burocratiche, compresa anche la compilazione dei bollettini e dei verbali da inviare ai conducenti che hanno violato il codice della strada.

 

Centinaia di raccomandate

Da circa 10 giorni, il postino in servizio in paese è letteralmente sommerso da centinaia di raccomandate da consegnare a casa dei trasgressori. In tantissimi casi le sanzioni recapitate alle famiglie del paese sono addirittura multiple, al punto che in alcune abitazioni il portalettere si deve fermare anche una decina di minuti per far firmare la sfilza di buste verdi che contengono le multe prese a Venera. «Un mio amico si è visto arrivare in un colpo solo addirittura 15 verbali», riferisce E.D., 52 anni, che di multe ne ha prese "solamente“ cinque. «Il rischio», aggiunge, «è quello di vedersi decurtare anche una valanga di punti dalla patente nel caso si siano superati i 65 chilometri orari. I miei cinque verbali sono tutti da 48 euro, sempre se l’importo verrà pagato entro cinque giorni dal ricevimento, tuttavia, si tratta di un bel salasso di cui avrei fatto volentieri a meno».

Il povero postino, oltre a sorbirsi le imprecazioni dei mittenti sanzionati, è costretto anche a sobbarcarsi ore di straordinario per poter smaltire il gran numero di verbali da consegnare e che comunque ogni giorno continuano ad arrivare all'ufficio postale per essere poi consegnati.

 

Rilevatore bidirezionale

Dopo la notifica dei verbali i trasgressori hanno cinque giorni lavorativi per effettuare il pagamento in misura ridotta. Quindi, la maggior parte di chi è stato multato si è recato in Posta formando file lunghissime poiché il solo impiegato presente allo sportello non riesce a far fronte ad una mole eccezionale di lavoro. È difficile quindi trovare tra chi abita in paese qualcuno che, per ora, possa dire di non essere stato «pizzicato» dal rilevatore attivato lo scorso primo agosto a Venera.

Ma quale potrebbe essere il motivo di questa strage di multe? È presto detto. L'autovelox, che il Comune precisa essere perfettamente in regola con le normative vigenti, rileva la velocità ad oltre 150 metri dal punto dove è collocato traendo quindi in inganno tutti coloro che pensano di schivare le multe decelerando in prossimità del dispositivo. Solo se un'auto si trovasse immediatamente dietro a un camion l'autovelox non riuscirebbe a capire la velocità di marcia mentre in tutti gli altri casi la sua «vista» risulta davvero infallibile e implacabile. Tanto da mietere attualmente circa 160 «vittime» al giorno.

 

Il sindaco

In paese, come era facile prevedere, infuriano le proteste verso il rilevatore. La Giunta del sindaco Daniele Fraccaroli, pur avendo informato tutte le famiglie, non si aspettava forse un numero così elevato di sanzioni in un solo mese. Sui social, poi, tantissimi hanno postato le multe ricevute (la velocità rilevata è già decurtata dei cinque chilometri di tolleranza ndr) esprimendo tutta la propria rabbia. Altri invece hanno preso la questione con filosofia suggerendo agli altri automobilisti di percorrere il rettilineo sulla Regionale 10 costantemente ai 45 chilometri orari oppure di usare il percorso alternativo di via Faval che, nonostante la carreggiata stretta, è diventato in questi giorni molto trafficato. A tal proposito, il sindaco sta pensando ad un nuovo provvedimento. «È sul tavolo l'ipotesi di introdurre il limite dei 30 all'ora in via Faval», annuncia Fraccaroli, «ma questa soluzione dovrà comunque essere concordata col Comune di Cerea che è comproprietario della strada. L'obiettivo è quello di evitare che ci possano essere incidenti gravi anche su questa strada».

Riccardo Mirandola

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