<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il Parco dell’Adige
non resta un sogno
Riparte il progetto

Un tratto di fiume Adige: a Ronco sorgerà il Parco delle anse
Un tratto di fiume Adige: a Ronco sorgerà il Parco delle anse
Un tratto di fiume Adige: a Ronco sorgerà il Parco delle anse
Un tratto di fiume Adige: a Ronco sorgerà il Parco delle anse

Il Parco delle anse dell'Adige non è morto. Il Comune di Ronco ha deciso infatti di tenere aperta la possibilità di creare un parco naturale intercomunale lungo l'asta del fiume, nonostante il dietrofront dei Comuni di Albaredo, inizialmente capofila, e Roverchiara, che hanno abbandonato l’ambizioso progetto. A questo punto, sarà perciò l’amministrazione ronchesana a portare avanti l'iter, affiancata, fino a questo momento, da quella di Bonavigo.

L'annuncio è stato dato nell’ultimo Consiglio comunale dal primo cittadino Moreno Boninsegna, durante la presentazione del «Documento del sindaco», ovvero il primo atto necessario a dare il via al procedimento per redigere la quinta variante al Piano degli Interventi, il nuovo piano regolatore del paese. Variante che prevede, per l’appunto, di riperimetrare il Parco delle anse dell'Adige, ma non di cancellarlo. «A giorni mi recherò in Regione per valutare quali altre possibilità ci siano per mandare in porto questa iniziativa, che la Regione aveva già finanziato nel 2014 con 480mila euro», ha fatto sapere Boninsegna. «Ronco è pronto a fare da capofila dopo il passo indietro di Albaredo», ha aggiunto.

«Ufficialmente, la nuova amministrazione di Albaredo ha detto che non intende perseguire questo obiettivo a causa del Patto di stabilità», ha osservato il primo cittadino, «preferendo investire le risorse stanziate per il parco naturale nella scuola elementare di Coriano». «Credo, tuttavia, che l'amministrazione albaretana abbia avuto anche delle resistenze politiche al proprio interno riguardo il parco atesino, da quanto ho potuto capire», ha detto poi Boninsegna. «Per quanto riguarda invece il Comune di Roverchiara, non mi è chiara la motivazione per la quale si è ritirato, ma cercherò di avere chiarimenti maggiori in merito». «La volontà della nostra amministrazione», ha annunciato Boninsegna, «è comunque quella di non far cadere questa opportunità e di portare avanti l’investimento. Quindi, noi prevediamo il parco nel nostro Piano degli Interventi, pronti a cogliere nuovi contributi per la sua realizzazione».

D'accordo con l'intento della maggioranza, anche il consigliere di opposizione Bruno Meneghelli, «stando attenti a scrivere noi le norme». «Se arrivano soldi per il parco dell'Adige tanto meglio», ha sentenziato Meneghelli, «peccato che Albaredo, proprio l'ente che era capofila dell'accordo, si sia ritirato». Il 2016 è il primo anno in cui, a quanto pare, le opere pubbliche che trovano copertura finanziaria in bilancio potranno essere realizzate con la possibilità di pagare subito le imprese costruttrici, al di fuori del Patto di stabilità», ha osservato il sindaco. «Pertanto, se davvero le opere si potranno fare e pagare, è meglio che inseriamo il parco che potrebbe trovare la copertura finanziaria».

Felice della notizia Gianni Rigodanzo, presidente di «Adige Nostro», l’associazione di Albaredo che tanto si è prodigata per portare avanti il progetto del parco intercomunale. «Almeno la nostra idea sopravviverà grazie a Ronco e Bonavigo», commenta Rigodanzo.

Nella quinta variante al Piano degli interventi del Comune di Ronco verranno apportate anche delle correzioni cartografiche da parte dell'ufficio tecnico comunale e verranno inserite le nuove norme urbanistiche sopraggiunte nel frattempo. Verrà, inoltre, data la possibilità ai privati di avanzare richieste puntuali per costruire e di cambiare le destinazioni d'uso delle aree. «Sono già giunte in municipio», ha concluso Boninsegna, «richieste per stralciare potenzialità edificatorie ed aree edificabili, in modo che i proprietari non debbano pagarci sopra le tasse».

Zeno Martini

Suggerimenti