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Da Palù a Roverchiara

Gite fluviali lungo il Bussè. La proposta di Aquae Planae per il turismo internazionale

Gite fluviali in battello sul Bussè, organizzate per gli stranieri nei week end, nel tratto tra Palù e Roverchiara, intanto. E, se mai si scavalcassero i dislivelli tra i canali che attraversano le campagne, si raggiungerebbe Legnago.

 

Turismo internazionale

«La riviera del Basso veronese sarebbe proponibile già agli Americani, sempre desiderosi di nuove e coinvolgenti esperienze, ma senza mescolarsi alla massa», ha spiegato la presidente dell’associazione Humanitas Act Isabella Bertolaso nell’ex chiesa di San Zenone presentando Aquae Planae (Acque di Pianura): l’iniziativa, già inserita tra gli Ecomusei del Veneto, promossa con il Consorzio di bonifica veronese e 12 Comuni della zona, perché è prossima l’adesione anche di Cerea.

«Sta procedendo con gli atti amministrativi», ha annunciato la presidente di Humanitas Act. Nel Rodigino, c’è un editore che pubblica itinerari soltanto in lingua tedesca perché i tedeschi partono in bicicletta da Verona, arrivano sul Delta del Po e tornano in città senza mai fermarsi in località intermedie. Evitando, loro malgrado, il Basso veronese. «Quei Tedeschi andrebbero, invece, fermati e informati sulle opportunità dei dintorni», ha sollecitato Bertolaso. Insomma, le cascatelle sui corsi d’acqua del Basso veronese potrebbero risultare attrattive. Escursioni in bici «A suggerirci le escursioni per il turismo sono state le guide, in particolare del Trentino, specialiste nelle attività all’aria aperta, mentre pedalavano sulle nostre ciclabili», ha proseguito la presidente di Humanitas Act, «ci hanno raccomandato di valorizzare l’autenticità del Basso veronese».

A proposito di peculiarità di un territorio: i visitatori del Basso veronese prenderebbero confidenza con manufatti idraulici, ex fabbriche considerate archeologia industriale, corti di campagna, ex mulini per macinare i cereali. La maggior parte dei luoghi si trova in proprietà private. «L’accoglienza potrebbe essere redditizia», ha osservato Bertolaso. «I dati rivelano che il Basso veronese, sebbene non abbia vigneti, ha più frequentatori all’anno della Valpolicella», ha detto Francesca Zappon, laureanda in economia del turismo, che lavora presso Humanitas Act. «Anche i vacanzieri del Garda s’inoltrerebbero nelle paludi», ha assicurato Bertolaso. Palù prende il nome proprio da quei terreni poi bonificati. Il Basso veronese è costellato di risorgive. Certo, ha concluso la presidente di Humanitas Act, «ci vorrebbero almeno i posteggi per i pullman, piazzole attrezzate per i camper e delle stazioni di assistenza per le biciclette».

Stefano Caniato

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