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Il super atleta di Pressana

Emilio maratoneta a 81 anni, dopo aver sconfitto due tumori

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Emilio Foletto, maratoneta di 81 anni
Emilio Foletto, maratoneta di 81 anni
Emilio Foletto, maratoneta di 81 anni
Emilio Foletto, maratoneta di 81 anni

Campione regionale di corsa podistica alla veneranda età di 81 anni, presto 82. Emilio Foletto è la prova vivente che lo sport mantiene giovani. Sono numerose le ricerche scientifiche che hanno confermato come la corsa ritardi l'invecchiamento sia fisico che mentale e l'ex agricoltore pressanese lo sta dimostrando una volta di più. Lo scorso 9 gennaio, a Galliera Veneta (Padova), l'atleta in forza all'Asd Atletica Cerea - che il prossimo 16 febbraio compirà 82 anni - ha percorso quattro chilometri in 28 minuti e 37 secondi. Ha lasciato il secondo a due minuti e il terzo classificato a cinque minuti, laureandosi campione regionale master per la categoria dagli 80 agli 85 anni.

La vittoria del podista pressanese è una rivincita personale nei confronti della sfortuna, visto che aveva mancato il titolo per tre anni di fila, piazzandosi al secondo posto. Ma Foletto non è certo uno che si perde d'animo, è caparbio e non molla mai. Il figlio Gabriele aveva iniziato a correre con il padre quando aveva 10 anni e ora gli fa da allenatore. Una volta diventato adulto, Gabriele ha smesso, mentre suo padre non ha mai appeso le scarpette al chiodo. Al suo attivo Emilio ha una decina di maratone, altrettante mezze maratone, gare su strada, campestri e corse in montagna, le sue preferite. Ha vinto numerosi titoli provinciali. Il biennio 2018-'19 è stato ricco di soddisfazioni per l'atleta. Nel 2018 ha vinto il Giro delle mura a Feltre (Belluno), è arrivato nono al campionato italiano di corsa campestre, a Lucca, e quarto al campionato italiano di corsa in montagna a Piancavallo (Pordenone). Nel 2019 è giunto quinto al campionato europeo di corsa su strada. È stato il primo degli italiani nella sua categoria.

Poi è arrivato il Covid e tutto è cambiato. «Purtroppo mi sono dovuto fermare nell'estate del 2019 per un grave infortunio subito in seguito ad una caduta in gara», ricorda Foletto. «Nel 2020, quando stavo recuperando, la pandemia ha bloccato tutto». È arrabbiato l'atleta ottuagenario, perché nelle ultime gare ha visto crescere i suoi tempi. Non pensa affatto all'età che avanza, ma alle conseguenze di uno stop forzato troppo lungo. «Correre è il mio chiodo fisso, non riesco a stare fermo», ammette, e si rammarica di dover rinunciare a causa del Covid ad appuntamenti che considera imprescindibili, come la Montefortiana, a cui ha partecipato almeno 30 volte.

Emilio Foletto è nato a Borgo Sabotino, in provincia di Latina, nel 1940. I suoi genitori erano partiti dalle campagne della Bassa, con alcuni parenti, per la bonifica dell'Agro pontino promossa dal governo fascista negli anni Trenta. Quando il padre tornò dalla guerra, la famiglia si trasferì ad Aprilia, sempre in provincia di Latina, dove Emilio rimase fino alla maggiore età. Nel 1958 le condizioni di salute del padre costrinsero i Foletto a fare ancora una volta le valigie, stavolta in direzione di Pressana, dove acquistarono alcuni appezzamenti di terreno e costruirono la propria abitazione. Ad Emilio è sempre piaciuto correre ma ha iniziato a farlo seriamente solo quarant'anni fa. Da allora macina chilometri su chilometri, partecipando anche a 60 gare in una stagione.

«Per mio padre correre è divertimento, passione, ma è anche un'esigenza», rivela il figlio Gabriele. «La corsa costituisce un modo per realizzarsi e una valvola di sfogo». La moglie di Emilio, infatti, è affetta da qualche anno da una grave malattia degenerativa e necessita di continua assistenza. L'abituale corsa della domenica aiuta così l'ex agricoltore a smaltire stanchezza psicologica e apprensione. Grazie all'attività fisica, inoltre, è riuscito a recuperare velocemente dopo i tumori, che gli furono diagnosticati nel 2006 e nel 2009. Delle medaglie non è che gli importi molto. «Ne ho più di 100», confessa l’ex agricoltore, «alcune, di piccole dimensioni, sono addirittura placcate d’oro».

I prossimi appuntamenti ai quali Emilio non intende rinunciare saranno il campionato italiano di corsa campestre ad Aviano (Pordenone), a fine marzo, e il campionato nazionale di corsa su strada a Vicenza, a giugno. Il suo sogno? Correre il Trofeo città di Aprilia, una gara di 10 chilometri su strada nel Comune della sua infanzia e giovinezza. Che sia questo l'anno buono? «Spero di sì, Covid permettendo», si augura il super podista. 

Paola Bosaro

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