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Dongi, il cacciatore di tesori antichi giudice sulla Nove

di Francesco Scuderi
Stefano D’Onghia «Dongi»
Stefano D’Onghia «Dongi»
Stefano D’Onghia «Dongi»
Stefano D’Onghia «Dongi»

Da Cerea agli studi televisivi della Nove, il canale tv di Discovery+. Stefano D’Onghia, titolare nella città del mobile di un negozio di oggetti usati, antiquariato e curiosità, è uno dei protagonisti di «Cash or Trash – chi offre di più?» il programma in onda tutte le sere alle 19.15 su canale Nove. Il format, nato in Germania e condotto in Italia da Paolo Conticini, è arricchito ed animato dalla presenza di cinque veri mercanti ed esperti d’arte, che si sfidano in divertenti e combattute «aste al rialzo» per accaparrarsi gli oggetti più incredibili e strani, proposti da persone comuni in cerca d’affari. Uno dei cinque mercanti esperti è appunto D’Onghia, conosciuto con il soprannome di «Dongi», che oltre ad essere titolare dell’attività ceretana è anche perito per il tribunale di Verona e ama definirsi un «cacciatore di tesori antichi». «Fin da ragazzo», esordisce D’Onghia, «ho sviluppato un forte interesse per le arti decorative, l’antiquariato, gli orologi e il design, una passione che grazie alla costanza e all’amore per il collezionismo ho trasformato poi in un lavoro». Il meccanismo del programma tv è semplice: il proprietario fa stimare il suo oggetto dall’esperto di «Cash or Trash», Alessandro Rosa, consulente e banditore in una nota casa d’aste. Solo successivamente i cinque mercanti, ignari della valutazione, attuano strategie, piccoli bluff e colpi di scena imprevedibili per aggiudicarsi l’articolo, il vero affare ai loro occhi. Nel gruppo di esperti ci sono anche Roberta Tagliavini (regina dell’arte decorativa e del design, con esperienza cinquantennale tra Milano e Londra), Giano Del Bufalo (antiquario e gallerista romano), Gino Bosa (capo dipartimento di una casa d’aste, artista e designer) e Ada Egidio (gallerista d’arte contemporanea e collezionista di antiquariato). «Dopo gli studi», racconta D’Onghia, «ho aperto una galleria d'arte ma ho lavorato anche nel campo dell’insegnamento come docente a workshop di design e di storia dell'arte in istituti superiori oltre che in corsi legati alle tecniche di valutazione». Il carattere esuberante ed imprevedibile di D’Onghia, in ogni puntata crea il giusto mix di suspence ed allegria in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultimo rilancio. Ad aiutare «Dongi» in questa esperienza tv c’è, dietro le quinte, un team formato tutto da ceretani: Elisa Guariso, responsabile del suo negozio, Lorenz Zadro e Tommaso Bronzato per la gestione della comunicazione, Simone Filippi e Luca Ponso per il web.•.

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