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il piccolo vive nel veronese

Delitto di Carol, Fontana in aula: «Sono pentito. Chiedo scusa al figlio»

Il legale: «Niente premeditazione né crudeltà». In aula l'omicida ha confessato di provare vergogna per quello che ha fatto, di essere pentito e ha chiesto scusa ai famigliari e soprattutto al figlio di Carol
Davide Fontana e Carol Maltesi, la vittima
Davide Fontana e Carol Maltesi, la vittima
Davide Fontana e Carol Maltesi, la vittima
Davide Fontana e Carol Maltesi, la vittima

Si avvia alla conclusione il processo per l'omicidio di Carol Maltesi, la 26enne uccisa l'11 gennaio 2022 e il cui cadavere fu ritrovato, sezionato, in una scarpata a Paline di Borno (Brescia).

Oggi è stata la volta dei difensori di Davide Fontana, il 43enne reo confesso del delitto. I legali hanno chiesto che la Corte d'assise di Busto Arsizio non riconosca le aggravanti contestate dalla Procura (sevizie e crudeltà) e di riconoscere, invece, le circostanze attenuanti tra cui l'aver ammesso l'omicidio

Per Fontana la Procura aveva chiesto l'ergastolo con isolamento per due anni. In aula Fontana ha rilasciato dichiarazioni spontanee ancora una volta, ha confessato di provare vergogna per quello che ha fatto, di essere pentito e ha chiesto scusa ai famigliari e soprattutto al figlio di Carol, che vive nel Veronese con il padre. Lunedì prossimo le eventuali repliche, poi i giudici si ritireranno in Camera di consiglio per emettere la sentenza. 

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Nel frattempo a Brescia, nell'ambito della festa dei carabinieri, è stato conferito un encomio semplice ai militari bresciani che hanno contribuito alle indagini consentendo in breve tempo di individuare l'omicida di Carol.

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