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A una settimana dallo schianto

Giuliana, l'autista del bus: «Il primo pensiero è stato per i ragazzi, sono come figli»

A una settimana dall'incidente di Cologna Veneta in cui ha perso la vita una coppia della provincia di Vicenza. Venerdì 9 i funerali dei due pensionati
Giuliana Lovato, 46enne di San Giovanni Ilarione, l'autista del bus atv che si è scontrato con l'auto di una coppia di vicentini
Giuliana Lovato, 46enne di San Giovanni Ilarione, l'autista del bus atv che si è scontrato con l'auto di una coppia di vicentini
Giuliana Lovato, 46enne di San Giovanni Ilarione, l'autista del bus atv che si è scontrato con l'auto di una coppia di vicentini
Giuliana Lovato, 46enne di San Giovanni Ilarione, l'autista del bus atv che si è scontrato con l'auto di una coppia di vicentini

«L'urto con l'auto è stato tremendo, ho cercato di tenere la corriera sulla carreggiata perché il mio pensiero fisso, in quei momenti, era per la salute dei miei figli». Figli: così l'autista dell'Atv Giuliana Lovato, 46enne di San Giovanni Ilarione, da tutti conosciuta come Giulia, chiama gli studenti che quotidianamente accompagna nel tragitto casa-scuola.

Era lei alla guida dell'autobus che si è scontrato con una Opel Corsa a Baldaria (Cologna Veneta) lo scorso 1 giugno. «Io non ho bambini perciò, durante il viaggio per raggiungere la scuola o tornare a casa, considero i ragazzi che trasporto in pullman come fossero figli miei», rivela Giulia. «Come succede alle mamme, a volte mi fanno arrabbiare, ma molto più spesso sono la mia gioia e il sale che dà gusto al mestiere che faccio. Li vedo crescere, di anno in anno. Salgono impauriti e poco più che bambini in prima superiore e scendono in quinta, ormai piccoli uomini e piccole donne. Non credo che si siano accorti di quanto stava accadendo: è successo tutto troppo in fretta perché realizzassero la gravità di ciò che avveniva».

La tragedia: nell'impatto sono morti i coniugi sull'auto

È passata quasi una settimana dal gravissimo incidente che ha coinvolto un autobus dell’Atv che percorreva la Sp 500 in direzione Cologna e una Opel Corsa che scendeva dal cavalcavia davanti al distributore di Baldaria, per immettersi in direzione Zimella. Nell'impatto hanno perso la vita i due coniugi Franco Millia e Mirella Fattorello di Monticello di Fara, nel Vicentino, che viaggiavano sull'auto.

La convalescenza

È stata una settimana durissima per la famiglia Millia, ma anche per Giulia, trasportata subito dopo l'incidente in elicottero a Borgo Trento e tenuta in osservazione per una notte intera e il giorno successivo, poi dimessa senza particolari prescrizioni. Le conseguenze fisiche più evidenti sono i traumi alle gambe, rimaste incastrate sotto al cruscotto. Ancora oggi, mentre cammina, Giulia avverte un forte dolore.

Ma il suo pensiero va ai coniugi deceduti. «Sono addolorata per la loro morte, porgo le mie più sentite condoglianze ai familiari», sussurra, commuovendosi.  Poi torna con il pensiero agli istanti successivi allo scontro. «Quando il bus si è fermato ho chiesto ai ragazzi come stavano. Mi hanno rassicurata sulle loro condizioni, ho controllato che il mezzo fosse in sicurezza e solo allora ho aperto le porte. Ho detto loro di scendere uno alla volta, con calma. Intanto li esaminavo uno per uno», ricorda.

«Alessia, 15 anni, il mio angelo custode» 

Accanto a Giulia si è fermata una ragazzina che avrà avuto 15 anni. Il suo nome è Alessia. A lei l'autista ha dato il suo cellulare perché avvertisse il fratello Gianluca dell'incidente. «Alessia è la mia stellina, mi ha tenuto la mano in attesa dei soccorsi, è stata il mio angelo custode, non vedo l'ora di riabbracciarla», confida l'autista. In questi giorni i ragazzi che erano su quel pullman stanno inviando messaggi di solidarietà ed incoraggiamento a Giulia. La consolano e la ringraziano per aver pensato alla loro incolumità. Lei sta pensando di incontrarli a Cologna, non appena starà meglio.

Un ultimo pensiero di ringraziamento la 46enne lo rivolge ai vigili del fuoco, agli operatori del 118 e ai medici e agli infermieri che l'hanno curata a Borgo Trento. «Sono stata aiutata e sorretta psicologicamente, ho trovato persone umane e generose che mi hanno preso per mano in un momento difficile», afferma. Una di queste persone è Gianluca, il «fratellino» anch'egli autista dell'Atv a cui Giulia è molto legata, che ha vegliato su di lei fino a che non è stata dichiarata fuori pericolo. Ed ora desidera ritornare al più presto a guidare «perché nella vita ci vuole coraggio e si devono affrontare anche le situazioni brutte».

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Venerdì l'ultimo saluto alla coppia di pensionati

L'ultimo saluto a Franco Millia e a Mirella Fattorello, conducente e passeggero della Opel Corsa morti nello scontro con il pullman dell’Atv, sarà venerdì 9 giugno, alle 9.30, nella chiesa di San Giovanni Bosco di Monticello di Fara, a Sarego. La veglia di preghiera sarà invece domani sera, alle 20, nella stessa chiesa. È arrivato ieri mattina il nulla osta del magistrato per la sepoltura delle due vittime dell'incidente stradale avvenuto a Baldaria di Cologna lo scorso 1 giugno

. È stato confermato dall'autorità giudiziaria il provvedimento di sequestro sia dell'autobus che dell'automobile coinvolti nell'incidente per esaminare tutti gli elementi utili a ricostruire com'è avvenuto l'impatto tra i due veicoli e quale sia la dinamica dell'incidente. Il sequestro è stato disposto dalla polizia locale di Cologna che ha effettuato i rilievi del sinistro stradale.

Per ora non vi sono altre novità da parte della magistratura. Sarà il giudice a stabilire se vi siano i presupposti per una notizia di reato nei confronti della conducente dell'autobus oppure se il procedimento sia da chiudere senza alcuna imputazione. Nel frattempo, però, rimane la disperazione dei tre figli e dei sei nipoti della coppia, che hanno perso in modo drammatico gli amatissimi genitori e nonni. La coppia di pensionati era molto apprezzata in paese dove da tempo si occupava di progetti di solidarietà nei Paesi del Terzo mondo. 

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Paola Bosaro

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