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CASTAGNARO

«Il vicino ha accoltellato mio marito, è scappato e ora è tranquillo a casa sua»

La donna del 65enne aggredito si è sfogata con il sindaco di Castagnaro che sollecita maggiori controlli . Il pensionato è stato operato a Legnago e ha lasciato la Rianimazione. Il giovane aggressore, invece, è stato visto nel bar dei genitori in paese
I carabinieri di Castagnaro
I carabinieri di Castagnaro
I carabinieri di Castagnaro
I carabinieri di Castagnaro

«Ha aggredito mio marito, si è dato alla fuga e a poche ore di distanza dal fatto è tornato tranquillamente a casa. Come posso sentirmi ora?». Non riesce a darsi pace la moglie del 65enne di Castagnaro, che lunedì mattina nel giardino della sua villetta in via Mazzini è stato ferito con un coltellino tascabile da E.M., un 26enne di origini cinesi, italiano di seconda generazione e vicino di casa della coppia, che non tollerava l'abbaiare del loro cane «Lillo»: un bastardino di piccole dimensioni che non aveva mai dato problemi ad altri confinanti se non per l'appunto a E.M., arrivato ad abitare nel quartiere solo pochi mesi fa. 

La moglie sconvolta

Lo sfogo amaro e carico di rabbia della donna, che in un giorno di normale routine si è trovata davanti agli occhi il marito sanguinante, raggiunto da diversi fendenti agli arti e alla schiena, è stato raccolto dal sindaco Christian Formigaro che fin da subito ha voluto essere vicino alla famiglia dell'uomo, molto conosciuto e stimato in paese.

Già lunedì, il 65enne è stato sottoposto ad un delicato intervento al «Mater salutis» di Legnago, perfettamente riuscito. Le sue condizioni, pur delicate, sono discrete, tanto che anche se la prognosi rimane riservata, è uscito dalla Rianimazione e si trova ora ricoverato in un altro reparto. «La signora, che ha trasportato lei stessa il marito in ospedale», rivela il sindaco Formigaro, «è ancora sotto choc, ma al contempo prova molta rabbia visto che chi ha colpito con un coltello suo marito è tornato subito a casa dopo essere stato interrogato. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) il ragazzo ha sostato come se nulla fosse nel bar che il padre gestisce in centro e molti in paese si sono chiesti come sia possibile tutto ciò. E me lo chiedo anch'io da sindaco».

«È qualcosa di inammissibile», prosegue il primo cittadino, «l'esatto copione di quanto accaduto all'indomani dell'accoltellamento del giovane marocchino quando il suo presunto aggressore è stato visto girare per il centro. È questa la giustizia italiana? L'unica cosa che consola è la grande solidarietà che la gente sta dimostrando al concittadino aggredito. Questa è la vera comunità di Castagnaro: persone normalissime che vogliono solo vivere in tranquillità». 

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Cittadini preoccupati

Tanti residenti, già in allarme per il recente accoltellamento del magrebino in via Stazione, ammettono ora di avere paura, tanto da non voler nemmeno commentare quanto accaduto. Sul tema sicurezza insiste invece Formigaro, che dopo l'episodio del 26 maggio aveva inviato una mail in Prefettura per ottenere un aumento del numero di carabinieri sul territorio.

«I due fatti, pur differenti», sottolinea, «sono entrambi molto gravi. Ho deciso perciò di inviare una seconda missiva al prefetto Donato Cafagna, chiedendo nel frattempo alla Compagnia dell’Arma di Legnago se sia possibile intensificare le loro uscite in paese per rafforzare la sicurezza. Intanto, come amministrazione, abbiamo deciso di agire. Sfruttando la convenzione già in atto con il gruppo di protezione civile «Adige», impegnato a darci una mano a garanzia dell'ordine pubblico durante manifestazioni ed eventi, abbiamo attivato, in accordo con gli stessi carabinieri, alcuni controlli sul territorio, che saranno poi ripetuti sistematicamente».

Maggiori controlli

«Il compito dei volontari», precisa Formigaro, «non è certo quelli di intervenire, ma solo di avvisare gli uomini dell'Arma qualora riscontrassero situazioni sospette». Per un paese più sicuro spingono anche i due gruppi consiliari di minoranza. «È da tempo», rimarca il consigliere Michele Sordo, «che ripetiamo la necessità di una presenza capillare delle forze dell'ordine in paese. E come misura preventiva, da sempre chiediamo che venga rivista anche la convenzione con la polizia locale in modo da avere maggiori controlli, magari anche in orario notturno per il periodo estivo».

«Sono molto dispiaciuta per quanto accaduto al nostro concittadino», chiosa la consigliera Maria Pia Valentini, «anche se ritengo che siano le forze dell'ordine a doversi muovere più che l'amministrazione comunale».

Elisabetta Papa

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