Si chiamava Aldo Berti e aveva 73 anni l'uomo morto nel tragico infortunio sul lavoro, culminato nella morte istantanea dell’uomo, avvenuto ieri mattina negli stabilimenti dell’«Agrivalli spa»: un’azienda di Casaleone, specializzata nel commercio all’ingrosso di cereali e legumi secchi, che Berti gestiva, in qualità di collaboratore, con Daniele, uno dei suoi tre figli.
Ed è stato proprio il 38enne a rinvenire il corpo senza vita del padre, con il quale era giunto poco prima nella ditta rilevata di recente dalla famiglia nelle campagne di via Ravagnana, ai confini con Cerea.
A tradirlo, facendolo volare sul pavimento, potrebbe essere stato un malore, una distrazione oppure una scarica elettrica: tutte ipotesi al vaglio dei carabinieri di Sanguinetto, giunti sul posto con il loro comandante, il luogotenente Antonino Scolari, il personale del 118 e i tecnici del Servizio di prevenzione, igiene, sicurezza nei luoghi di lavori (Spisal) del distaccamento Ulss 9 di Bovolone.
Lascia la moglie Sandra e gli altri due figli, Daniela e Andrea, un sacerdote.
Nell’aprile del 2011, Silvio Berti, fratello di Aldo, era morto anche lui in circostanze tragiche. Il 70enne si era infatti gettato nel canale Maestro, a San Giovanni Lupatoto, per salvare la sua barboncina caduta in acqua durante una passeggiata, ma non riuscì a risalire a riva, fu trascinato dalla corrente e annegò.