<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Cartelli dei ragazzi per il clima, polemica col sindaco

Un cartello lasciato dai ragazzi
Un cartello lasciato dai ragazzi
Un cartello lasciato dai ragazzi
Un cartello lasciato dai ragazzi

Ragazzi di terza media lasciano i cartelli di protesta del «Fridays for future» nel piazzale del municipio e sui muri della biblioteca, facendo arrabbiare l’amministrazione comunale. Piccola querelle fra il sindaco Sonia Biasin e gli alunni della 3A delle medie di Santo Stefano. Dipendenti comunali e amministratori hanno trovato una decina di cartelli scritti a mano dai ragazzi per la giornata di mobilitazione contro l’inquinamento, piazzati nelle fioriere e all’ingresso della biblioteca, con slogan sulla salvezza del pianeta. I manifesti degli studenti sono stati posizionati venerdì mattina e il sindaco Biasin ha deciso di lasciarli lì per tutto il giorno. Ieri mattina però si è rammaricata nel vedere che non erano stati tolti. «Trovo giusto che i ragazzi abbiano ideali e si impegnino per essi, ma bisogna riflettere su quello che si compie», dice. «Se l’obiettivo è non inquinare, perché lasciare cartelli sparsi in piazza? Perché raccoglierli e smaltiti come avrebbero dovuto?». Gli operai comunali li hanno poi tolti. Il preside della scuola Diego Beliazzi difende i suoi ragazzi. «La terza, venerdì non aveva l’insegnante perché aveva aderito allo sciopero per il clima», dice. «Invece di andare a casa a giocare con la play station, come avrebbero benissimo potuto fare, gli studenti hanno ragionato sui cambiamenti climatici in autonomia e, in gruppi, hanno raccolto mozziconi di sigarette e rifiuti in aree del centro. Come spesso accade, i ragazzi sono migliori di noi», conclude. I ragazzi li avrebbero tolti ieri pomeriggio, assicurano. •

P.B.

Suggerimenti