Ragazzi di terza media lasciano i cartelli di protesta del «Fridays for future» nel piazzale del municipio e sui muri della biblioteca, facendo arrabbiare l’amministrazione comunale. Piccola querelle fra il sindaco Sonia Biasin e gli alunni della 3A delle medie di Santo Stefano. Dipendenti comunali e amministratori hanno trovato una decina di cartelli scritti a mano dai ragazzi per la giornata di mobilitazione contro l’inquinamento, piazzati nelle fioriere e all’ingresso della biblioteca, con slogan sulla salvezza del pianeta. I manifesti degli studenti sono stati posizionati venerdì mattina e il sindaco Biasin ha deciso di lasciarli lì per tutto il giorno. Ieri mattina però si è rammaricata nel vedere che non erano stati tolti. «Trovo giusto che i ragazzi abbiano ideali e si impegnino per essi, ma bisogna riflettere su quello che si compie», dice. «Se l’obiettivo è non inquinare, perché lasciare cartelli sparsi in piazza? Perché raccoglierli e smaltiti come avrebbero dovuto?». Gli operai comunali li hanno poi tolti. Il preside della scuola Diego Beliazzi difende i suoi ragazzi. «La terza, venerdì non aveva l’insegnante perché aveva aderito allo sciopero per il clima», dice. «Invece di andare a casa a giocare con la play station, come avrebbero benissimo potuto fare, gli studenti hanno ragionato sui cambiamenti climatici in autonomia e, in gruppi, hanno raccolto mozziconi di sigarette e rifiuti in aree del centro. Come spesso accade, i ragazzi sono migliori di noi», conclude. I ragazzi li avrebbero tolti ieri pomeriggio, assicurano. •