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Cologna Veneta

Cade dalle scale di casa, muore un papà di 41 anni

Flogert Rroshi aveva due figli e da un anno era cittadino italiano
L’artigiano di origine albanese Flogert Rroshi con la moglie Esma e i loro due figli
L’artigiano di origine albanese Flogert Rroshi con la moglie Esma e i loro due figli
L’artigiano di origine albanese Flogert Rroshi con la moglie Esma e i loro due figli
L’artigiano di origine albanese Flogert Rroshi con la moglie Esma e i loro due figli

Padre di famiglia muore dopo una caduta dalle scale: un terribile incidente domestico getta nella disperazione la famiglia Rroshi e la comunità di Cologna Veneta.

È deceduto sabato all'ospedale di Borgo Trento, a Verona, dopo due giorni di agonia, Flogert Rroshi, 41 anni, di origine albanese, sposato e padre di due ragazzi di 14 e 10 anni.

Rroshi, che abitava a Cologna, aveva aperto due anni fa con un socio la «Italb Mecc», dopo aver lavorato come saldatore alla «Mecmar »di Minerbe, alla «Esametal» di Cologna e alla «Alutanks» di Zimella. Pur essendo di religione musulmana, come la moglie Esma, ha battezzato entrambi i figli e ha permesso che frequentassero i gruppi della parrocchia, primi fra tutti gli Scout. Ieri sera, in Duomo, don Stefano Porcellato ha presieduto una preghiera in suffragio del 41enne a cui hanno partecipato molte persone che ne hanno apprezzato in questi anni le qualità umane e le doti di abile artigiano. Dal 2017 Rroshi faceva parte del Gruppo comunale di Protezione civile di Pressana. 


La storia di Flogert

È una storia davvero triste, quella di Flogert Rroshi. E non solo per la giovane età e l'assurdità delle circostanze in cui ha trovato la morte, battendo violentemente la testa sui gradini di casa, ma anche perché il suo coraggio, la sua intraprendenza e il senso di responsabilità gli avevano consentito di farsi una vita in Italia, di comprare casa e di aprire una sua impresa artigianale. Adesso tutto ciò che si era costruito sembra crollato sotto il peso della tragedia.

Rroshi era partito dall'Albania su un barcone, nell'estate del 2000 a soli 17 anni, per cercare fortuna in Italia. Era sbarcato a Bari, tutto solo, ed era salito su un treno per raggiungere un cugino nel Nord Italia. Da lì aveva iniziato a costruirsi il suo futuro, lavorando duramente. In patria era rimasta la fidanzata Esma, l'amica di infanzia, la sua roccia e il suo grande amore. Nel 2003 è tornato in Albania per sposarla e nel 2004 l'ha portata in Italia. Cinque anni dopo è nato il loro primo figlio, Geisi, quattro anni dopo è arrivato anche Enriko. Il primo gioca a calcio nella società locale, l’Union Scaligera Academy, mentre Enriko è inserito nel settore giovanile del Cologna Basket. 

Flogert Rroshi, 41 anni, era volontario della Protezione civile
Flogert Rroshi, 41 anni, era volontario della Protezione civile


Famiglia unita

Flogert ed Esma erano una coppia affiatata. «Lui era molto più buono e paziente di me», rivela Esma, «io ho un carattere piuttosto energico e mi inquieto facilmente, Flogert mi tranquillizzava. Abbiamo fatto tanti viaggi in auto tutti e quattro: a mio marito piaceva tenermi la mano e mi diceva che insieme eravamo fortissimi. Adesso mi sento persa, non so nemmeno che giorno sia», si commuove la donna. Come Flogert amava tenere la mano della sua sposa, anche lei ha tenuto stretta la sua mano in Terapia intensiva per tutte le lunghe ore di agonia dopo la tragica caduta.

«Sentivo che non poteva lasciarlo solo neanche un minuto. I medici sono stati molto comprensivi e mi hanno autorizzato a restare al suo capezzale anche quando erano terminati gli orari di visita», rivela Esma. Partiti dal piccolo borgo di San Giorgio, poco fuori Tirana, i due coniugi sono riusciti a diventare cittadini italiani lo scorso anno, il giorno del compleanno di Flogert, il 29 dicembre. 

La tragedia

I loro sogni, tuttavia, si sono drammaticamente spezzati giovedì scorso. La mamma con i due figli era già andata a dormire, mentre il 41enne, come d'abitudine, era sceso al pianterreno dell'abitazione per fumare l'ultima sigaretta prima di coricarsi.

«Mi sono svegliata di soprassalto a causa di un rumore molto forte: pensavo fosse caduto un mobile», racconta Esma. La moglie ha invece trovato Flogert riverso in fondo alle scale, privo di sensi. Lo ha disteso a terra e lui ha ripreso a respirare, ma non è mai tornato in sé.

«Pensavo fosse scivolato e caduto dalla rampa, ma non aveva ferite né ematomi. I medici di Borgo Trento mi hanno spiegato che forse ha avuto un infarto ed è piombato a terra a peso morto, battendo il capo. Purtroppo il cervello era gravemente compromesso e mi hanno detto subito che non aveva alcuna speranza. Ci hanno provato in tutti i modi a stimolarlo, ma non c'è stato nulla da fare». Non appena saranno terminate le procedure di rito, la salma di Rroshi partirà per l'Albania, dove la attendono i genitori, il fratello e le tre sorelle. 

 

Paola Bosaro

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