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Cologna Veneta

È morto il cardiologo Enrico Tiso a un anno dal grave malore

di Paola Bosaro
Si era specializzato con Vincenzo Maria Gallucci, cardiochirurgo che effettuò il primo trapianto di cuore in Italia. Amava lo sport e l'arte
Enrico Tiso, cardiologo e cardiochirurgo scomparso a 62 anni
Enrico Tiso, cardiologo e cardiochirurgo scomparso a 62 anni
Enrico Tiso, cardiologo e cardiochirurgo scomparso a 62 anni
Enrico Tiso, cardiologo e cardiochirurgo scomparso a 62 anni

Triste addio ad un cardiologo che ha dato lustro alla sua città d'origine e alla sanità patavina e veneta. Oggi, 11 dicembre, la comunità di Cologna si stringerà, con i familiari e i colleghi, attorno alla famiglia di Enrico Tiso, 62 anni, nato e cresciuto nella città del mandorlato, cardiochirurgo e cardiologo di grande esperienza, ormai padovano d’adozione, deceduto al Centro servizi Nazareth di Padova lo scorso 6 dicembre, dopo un anno di ricovero a causa di un grave malore che l'aveva colpito a dicembre del 2022 e dal quale non si è più ripreso.

L’ultimo saluto

Questa mattina, alle 11, nella chiesa dello Spirito Santo di Padova, si terranno i funerali del cardiologo che ha lasciato la moglie Cecilia e un figlio adolescente, Francesco. Al termine della cerimonia funebre, la salma del dottor Tiso verrà trasportata a Cologna dove verrà sepolta nella tomba di famiglia, nel cimitero del capoluogo, accanto ai genitori Bruna ed Ernesto.

In una nota, l'Ulss 6 Euganea ha espresso il cordoglio «per la prematura scomparsa del dottor Tiso, specialista in terapie anticoagulanti e antiaggreganti individualizzate». Il cardiologo era in servizio nel complesso sociosanitario «Ai Colli» di Padova, ma svolgeva anche consulenze private in vari poliambulatori. Vantava un'esperienza di oltre 25 anni in ambito ospedaliero, universitario e di ricerca, specie nel campo dello scompenso cardiaco e dell'ipertensione arteriosa polmonare. Era autore di 54 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e aveva partecipato a numerosi congressi in Italia e all'estero.

Gli studi e lo sport

Figlio unico dello stimato medico di famiglia colognese Ernesto Tiso e dell'insegnante di latino del liceo Roveggio Bruna Cusinato, entrambi scomparsi da qualche anno, Enrico ha mosso i primi passi nella propria città natale, dimostrando da subito una spiccata intelligenza e notevoli capacità, sia a livello scientifico che relazionale. «Era un turbine di energia, sempre attivo, interessato a mille cose, spiritoso e sportivo. Tutti noi ne apprezzavamo le doti umane ed intellettuali», lo ricorda commosso il cugino Giuliano Pieropan, consigliere comunale a Bovolone.

Fra gli sport più amati da Tiso c'era soprattutto il tennis, ma l'eclettico medico era anche insegnante di sci. Avendo perso entrambi i genitori, negli ultimi anni Tiso tornava a Cologna per incontrare i cugini e la zia Luciana, sorella della mamma, a cui era molto affezionato.

La carriera

Dopo gli studi di Medicina conclusi a pieni voti, all’università di Padova, ebbe la straordinaria occasione di specializzarsi con il professor Vincenzo Maria Gallucci, cardiochirurgo che effettuò il primo trapianto di cuore in Italia. «Mio marito era in sala operatoria con l'equipe del professor Gallucci la notte tra il 13 e il 14 novembre del 1985 ed assistette all'intervento», riferisce la moglie Cecilia. Iniziò presto la sua carriera di cardiochirurgo a Padova, passando poi a cardiologia. Era un uomo colto e pieno di interessi». «Studiò da privatista pianoforte fino ad arrivare agli esami dell'ottavo anno di conservatorio, amava anche il teatro, la letteratura e l'arte: era vulcanico», continua la moglie. I colleghi lo ricordano come un professionista preparato, attento, scrupoloso, innamorato del suo mestiere, una bella persona dall'animo buono e generoso, di cui si sentirà la mancanza, sia a livello umano che professionale.

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