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Violenza contro le donne Un numero per dare aiuto

Mozzecane riaccende i riflettori sulla violenza contro le donne, che nei mesi del confinamento, complici situazioni di convivenza forzata, si è acutizzata. Un numero verde e un progetto affidato al web cercano si sensibilizzare al tema il territorio. In questi giorni debutta «Io ti ascolto», che mette a disposizione un numero telefonico il 379.2113323 al quale si può lasciare anche un vocale via whatsapp, o inviare un messaggio. Il numero raccoglie testimonianze di violenze sessuale, fisica, ma anche verbale, psicologica, economica, stalking. A ricevere l’Sos è un gruppo di volontarie che offre ascolto e ricontatta nel caso sia stato lanciato un appello. «Ci sono tante donne che non riescono a riconoscere la violenza ricevuta e spesso si attribuiscono responsabilità e colpe, anche per quanto subiscono. Il nostro servizio è finalizzato proprio al primo ascolto», spiega Debora Bovo, vicesindaco e assessore al Sociale. L’anno scorso l’assessorato aveva promosso la partecipazione delle volontarie ad un percorso formativo mirato, organizzato dal Comune, con Fondazione Ferrioli Bo e l’associazione Sos violenza domestica di Peschiera. Ora le volontarie sono preparate per rispondere, ma non è possibile aprire uno sportello fisico. «Le vittime di violenza», conclude Bovo, «contattando il gruppo, potranno ottenere indicazioni e numeri utili ai quali rivolgersi in caso di necessità». Intanto, in vista del 25 novembre, che celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la consigliera delegata alle Pari opportunità, Giuliana Alfieri, annuncia l’iniziativa «Io sono mia». Si tratta del lancio di due video sulla pagina facebook del Comune, realizzati in collaborazione con l’avvocato Ingrid Ippolito e la responsabile del coordinamento Donne della Cisl di Verona, Paola Zamboni. «Se da una parte, a causa delle restrizioni determinate dall’emergenza sanitaria, il web è una scelta obbligata, dall’altra è perfetta perché è su facebook, che molte più persone avranno la possibilità di vedere i video», rimarca Alfieri. «Più l’informazione gira, più chances abbiamo di salvare o migliorare la vita di molte donne». Nel primo video l’avvocato tratterà l’aspetto giuridico della violenza di genere. Nel secondo, la responsabile del Coordinamento donne del sindacato parlerà degli aspetti sociali, dal mobbing al gap retributivo. •

VA.ZA.

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