<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Sommacampagna

Tre amici da «record»: insieme hanno donato il sangue 511 volte

Sono iscritti alla sezione di Caselle e hanno ricevuto premi speciali. Marco Costa ha superato quota 200. Oltre le 150 Ruffo e Castioni
donatori della Fidas Caselle Gilberto Castioni e Giancarlo Ruffo
donatori della Fidas Caselle Gilberto Castioni e Giancarlo Ruffo
donatori della Fidas Caselle Gilberto Castioni e Giancarlo Ruffo
donatori della Fidas Caselle Gilberto Castioni e Giancarlo Ruffo

Hanno fatto 511 donazioni in tre: non si sono certo risparmiati i tre donatori record di Caselle di Sommacampagna, premiati durante la festa annuale dalla locale sezione di Fidas, operativa da 51 anni e con 240 donatori attivi.

Marco Costa, con 205 donazioni, è il primo donatore di Caselle ad aver sfondato quota 200. Giardiniere, 58 anni, dona da quando ne aveva 18: ha iniziato seguendo l’esempio dei corridori che si allenavano con lui nel gruppo podistico San Camillo di Villafranca. «Ho cominciato 40 anni fa e non mi sono più fermato: dono perché mi piace farlo e perché ho sempre avuto la fortuna di godere di buona salute», racconta. «Sono felice per questo traguardo, ho intenzione di continuare: è una bella sfida con me stesso e il premio più bello è fare del bene».

Costa è stato premiato dal direttivo con un orologio da tavolo, consegnatogli dalla moglie Milena Gaburro; la passione per il dono l’ha trasmessa anche al figlio Manuel, che ha fatto già 25 donazioni.

Marco Costa con la moglie Milena Gaburro e la targa ricevuta come premio
Marco Costa con la moglie Milena Gaburro e la targa ricevuta come premio

Amici di donazione dal 1984

A due amici che hanno iniziato a donare insieme nel 1984 sono andate, invece, le targhe per aver superato le 150 donazioni: Giancarlo Ruffo, geometra libero professionista, 58 anni, è arrivato alla numero 156 la scorsa settimana, mentre Gilberto Castioni, 61 anni, attuale vicepresidente della sezione di Caselle (già tesoriere) e titolare di un negozio di abbigliamento, di donazioni ne ha fatte 150.

«Eravamo amici della stessa compagnia e siamo partiti insieme: andavamo a donare in gruppo a Bussolengo, anche in 7-8 alla volta; poi negli anni qualcuno è rimasto, qualcuno si è perso per strada», spiega Ruffo. «Io e Gilberto abbiamo continuato a condividere questo impegno e siamo felici di proseguire, finché la salute c'è; entrambi doniamo a Borgo Roma».

Il senso del dono trasmesso alla famiglia

Ruffo, in passato già consigliere della sezione, ha iniziato grazie all’esempio di mamma Luigina Turrini, storica donatrice di Caselle, classe 1929. «Ogni volta che compio questo gesto penso lei», dice. «Sono felice di aver trasmesso il dono in famiglia: entrambe le mie figlie, Annalisa e Laura, donano; sono io a fissare gli appuntamenti al Centro trasfusionale e ad andare con loro».

Dona anche Irma Bussinello, la moglie, che ha raggiunto le 10 donazioni ed è stata una dei 50 donatori a cui sono andate le benemerenze. «Accendere l’attenzione su questi donatori, ringraziandoli per il loro gesto altruista, significa mostrare i tanti esempi di generosità e di fratellanza presenti nelle nostre comunità», osserva Stefano Tassini, presidente della sezione.

«Se ognuno fa la propria parte si può garantire la continuità del dono: di sangue e plasma c’è sempre bisogno, ecco perché raccontare l’impresa di questi donatori speriamo sia da stimolo per altri». «La bella testimonianza di questi donatori ci richiama all’importanza di educare al dono del sangue e plasma a partire dalla famiglia, coinvolgendo le nuove generazioni in questo impegno generoso e appagante», sottolinea la presidente di Fidas Verona Chiara Donadelli. Per donare il sangue e il plasma basta essere in buona salute, pesare almeno 50 chilogrammi e avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Informazioni su fidasverona.it

Maria Vittoria Adami

Suggerimenti