<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Vaccinazione sospesa perché mancano 800 fiale

Si raccomandano vaccinazioni a tappeto, ma poi mancano le dosi. A Isola della Scala la campagna antinfluenzale, promossa dall’amministrazione e dai medici di base del paese, si è dovuta bruscamente interrompere prima del tempo. Motivo? Mancano ancora quasi un migliaio di fiale. Le operazioni iniziate al Palariso, ampia struttura individuata per limitare al massimo gli assembramenti, verranno sospese già oggi. I dottori Mantovani, Vitale e Zanotto continueranno dalle 8 alle 13 fino all’esaurimento delle scorte. Poi sarà tutto rinviato a novembre, si spera. Già quelle in programma per mercoledì, giovedì e sabato prossimo sono state rimandante a data da destinarsi. Il sindaco Stefano Canazza fa sapere di aver richiesto nuovi vaccini e il dottor Silvio Mantovani, che ha coordinato le operazioni, spiega che al momento le dosi mancanti sono all’incirca 800. La richiesta era stata avanza ancora dieci giorni fa, ma ad oggi regna ancora l’incertezza. Il primo cittadino, quindi, prova ad abbozzare un termine ribadendo che i vaccini potrebbero arrivare per i primi di novembre. Se così fosse la campagna antinfluenzale potrebbe riprendere da dove si era conclusa nei primi giorni del mese prossimo. Anche se di ufficiale, per ora, non c’è ancora nulla. A Isola, infatti, la popolazione era stata divisa in ordine alfabetico ma già dalle prime ore, vista l’alta affluenza, si capiva che le dosi arrivate in paese non sarebbero mai state abbastanza. Oltre ad esserne state consegnate in quantità esigue per i medici di base, sono le dosi fatte recapitare ai pediatri a rendere ancora più complicata la situazione: nessuna. Ai medici sono arrivate le stesse dosi del 2019 senza contare che, causa covid, le persone da vaccinare quest’anno, ed era prevedibile, sarebbero state molte di più. «Quest’autunno», commenta Canazza, «anche grazie alla spinta governativa per una vaccinazione di massa si sarebbe dovuto provvedere, e prepararsi, per tempo alla fornitura». Lo stesso spiega anche Mantovani che resta perplesso su come siano stati gestiti i quantitativi. Il sindaco, poi, conferma che appena arriveranno le dosi necessarie riprenderanno le operazioni e conferma anche il Palariso come grande ambulatorio d’emergenza: «La logistica lì è stata molto apprezzata dai nostri compaesani», conclude il primo cittadino. Concetto espresso anche da Mantovani: “I tempi di attesa non superavano i dieci minuti e quindi è stata la soluzione migliore possibile».

N.V.

Suggerimenti