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Una vita come un Gran Premio Un secolo di corsa per Imelda

Imelda Gaspari Di Leone
Imelda Gaspari Di Leone
Imelda Gaspari Di Leone
Imelda Gaspari Di Leone

Cent’anni e tifosa sfegatata di MotoGP e Formula 1. Non perde una gara in TV Imelda Gaspari Di Leone, cittadina di Vigasio, che ieri ha taglito il traguardo più importante nella gara della vita, quello dei cent’anni. È stata festeggiata dalla famiglia riunita al gran completo con una piccola riunione in suo onore. Sposata con Giacomo Di Leone che per molti anni ha fatto il fruttivendolo in paese, è poi diventata madre di Rosalia (la primogenita con la quale vive), Angelo e Rino. «Non è stata solo una buona madre», dicono di lei i figli, «ma ha sempre lavorato senza risparmiarsi, prima in campagna e poi in città presso un grossista di frutta, fino al raggiungimento della pensione». Il marito è morto nel 2009 e di lui serba ancora un tenero ricordo, oltre a una vita vissuta insieme attraverso il Novecento, partendo dal giorno del loro matrimonio che venne celebrato a soli due giorni dal D-Day, lo sbarco in Normandia. «Ci sposammo l’8 giugno 1944 e a Vigasio faceva molto caldo, così come viaggio di nozze, visto che di soldi ne giravano pochi, ci concedemmo il lusso, dopo la cerimonia nuziale, di riposare qualche ora sull’erba, all’ombra di un grande platano...», racconta Imelda con un sorriso. l segreto per una vita così lunga? «Ho corso tanto, non mi sono mai fermata, e i miei figlioli mi ripetono che a tenermi sveglia e lucida è stato l’uncinetto, un passatempo che richiede memoria e abilità per ricordare il numero dei punti», risponde Imelda, «ma io sono convinta che devo tutto al buon Dio, all’affetto dei miei figli e di tutti i miei nipoti e pronipoti, che pochi giorni fa mi hanno reso addirittura trisavola grazie all’arrivo di Giulio, l’ultimo nato di famiglia». •

Danilo Castellarin

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