Un libro racconta Villa Sigurtà tra architettura e ospiti illustri

Un viaggio nel tempo, tra i tanti ospiti passati a Villa Sigurtà. Questo ha voluto realizzare Jose Carlos Ruiz Berdejo Sigurtà, proprietario della villa omonima, in una pubblicazione supportata dal Rotary Club di Peschiera e del Garda Veronese. Durante la serata di presentazione organizzata dal presidente del Rotary del Garda Veronese, Marco Balzan, e dal consigliere locale Giovanni Benetti, Jose Carlos Ruiz Berdejo Sigurtà ha spiegato come tutto sia nato durante il lockdown del 2020. «Camminavo per ore nel giardino della villa», racconta Ruiz Berdejo, già console onorario a Siviglia, «con mia moglie, Clelia Muchetti e i cani, ma poi ripercorsi stanza per stanza la villa, dove ogni affresco si mescolava ai miei ricordi. A quel punto decisi di attingere alle fonti e alla memoria per accompagnare i lettori nella scoperta di questa villa veneta che è anche una dimora storica». La realizzazione della villa fu opera di Vincenzo Pellesina, su commissione del canonico Antonio Maffei, sul finire del 17esimo secolo. Passò poi alla famiglia Nuvoloni e a quella Paulon, prima di essere acquisita nel 1941 dall’industriale farmaceutico Carlo Sigurtà. Nelle sale della villa sono passati personaggi di rilievo, a partire da Napoleone terzo che vi soggiornò nel 1859 fino alla firma dell’armistizio a Villafranca. Di particolare interesse l’apertura di un album di famiglia che permette d’incontrare scienziati famosi che vennero qui in visita. Tra questi il biologo e farmacologo scozzese Alexander Fleming (inventore della penicillina), l’etologo Konrad Lorenz e il virologo polacco Albert Bruce Sabin famoso per il suo vaccino contro la poliomelite. Sabin ebbe anche la cittadinanza onoraria valeggiana. Nei vari interventi il sindaco, Alessandro Gardoni, e i prefetti di Verona, Donato Cafagna, e di Mantova, Gerlando Iorio, hanno sottolineato l’importanza della villa e della sua storia.•.