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Trovato il gestore, l’asilo nido è salvo

L’edificio del nido il Piccolo puzzle a Forette di Vigasio
L’edificio del nido il Piccolo puzzle a Forette di Vigasio
L’edificio del nido il Piccolo puzzle a Forette di Vigasio
L’edificio del nido il Piccolo puzzle a Forette di Vigasio

Piccolo puzzle: c’è l’incastro utile ad evitare che a settembre il micronido rimanga chiuso. La struttura che è stata creata otto anni fa in uno stabile di proprietà comunale di Forette di Vigasio, edificio che per la precisione si trova in via San Martino, stava rischiando di non riuscire ad essere più operativa. Nessuno, infatti, aveva risposto al bando che il Comune aveva pubblicato nelle settimane scorse con lo scopo di individuare la realtà che avrebbe potuto prendere in gestione il nido a partire dalla prossima stagione. Una situazione imprevista, alla quale gli amministratori hanno ovviato accordandosi con una cooperativa che già gestisce una lunga serie di servizi municipali. Il micronido, che accoglie bambini da tre mesi a tre anni d’età e che è chiamato così perché ha la possibilità di accogliere al massimo 22 alunni, era stato condotto nei suoi primi cinque anni di vita dalla società comunale Gsi. Un anno prima che la stessa Gsi finisse nella bufera, in seguito agli ammanchi denunciati dal sindaco Eddi Tosi per i quali è poi stato chiamato a rispondere il sede giudiziaria l’amministratore unico della società, il Piccolo Puzzle è stato dato in gestione, in seguito a gara pubblica, alla cooperativa Il Giardino di Bovolone. La stessa cooperativa bovolonese ha garantito il funzionamento della struttura per tre anni, l’ultimo dei quali si concluderà alla fine di questo mese, ma non la porterà avanti a partire dal prossimo autunno. Non ha infatti presentato nessuna proposta in risposta all’avviso pubblico emanato dal municipio. Cosa che, peraltro, non hanno fatto neanche altri. Il Giardino giovedì scorso ha organizzato una festa con la quale ha voluto salutare i bambini che terminavano il loro ciclo, e che andranno all’asilo, nel corso della quale ha anche fatto dono al Comune di un quadro realizzato dai piccoli ed ha piantato due tigli in piazza Unità d’Italia. Proprio in quella occasione, il sindaco Eddi Tosi, che sino ad allora aveva evitato di parlare pubblicamente della situazione che stava vivendo il Piccolo Puzzle, ha dato la notizia che il micronido resterà aperto. «Quando abbiamo visto che era andata deserta l’iniziativa volta a realizzare una nuova concessione dell’immobile finalizzata all’attività dell’asilo, abbiamo avviato un percorso volto a trovare una soluzione, coinvolgendo le famiglie dei bambini iscritti al micronido e le educatrici che vi lavorano», racconta Eddi Tosi. Il quale spiega che questa iniziativa ha dato risultati in tempi brevi, grazie alla disponibilità manifestata da coloro che saranno i prossimi gestori della struttura. «Abbiamo interpellato la cooperativa Csa di Mantova, la quale si è detta disponibile a prendere in mano il Piccolo Puzzle garantendo, e questo era per l’amministrazione un aspetto determinante, la presenza anche per il prossimo anno delle cinque educatrici già presenti nel nido, facendo in modo che sia mantenuta la continuità nel rapporto fra bambini ed insegnanti», continua il primo cittadino. Csa è la stessa cooperativa che aveva già preso in mano la gestione di buona parte delle attività che erano in capo a Gsi. Anzi, tranne che per quanto riguarda la biblioteca comunale Corrado Piccolboni, con l’ingresso nel micronido di Forette la realtà mantovana ha di fatto rilevato tutti i servizi che sino all’inizio del 2017 erano governati dalla Gestione servizi integrati. Si tratta della farmacia comunale, delle mense scolastiche, delle pulizie nelle palestre, delle aperture prima e dopo l’orario delle lezioni delle scuole e del doposcuola. «Per quanto riguarda il Comune, il contributo annuale rimarrà anche quest’anno pari a 20.000 euro e, se teniamo conto che il micronido ha bisogno di 17 iscritti per essere sostenibile economicamente, si può dire che l’ente contribuisce per 1.150 euro l’anno a bambino», precisa Tosi. Il resto dei costi vengono sostenuti dalle famiglie, le quali quest’anno dovranno far fronte a un contenuto incremento delle rette pur di far si che il Piccolo Puzzle continui ad esistere, portando avanti un’attività che viene utilizzata dalle famiglie di Forette come da quelle del capoluogo e del vicino Comune di Castel d’Azzano. «Attualmente gli iscritti sono 11, ma le adesioni sono aperte e tutti confidiamo che il numero possa crescere», conclude il sindaco. •

Luca Fiorin

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