<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Traffico sul ponte Provincia e sindaco studiano soluzioni

Trovare un’alternativa all’attraversamento veicolare su un manufatto d’enorme importanza storico-artistica come il ponte visconteo. Questo il tentativo da parte della Provincia di Verona che intende riprendere in mano le varie ipotesi progettuali che erano state avanzate nei primi anni 2000 per spostare il traffico pesante dal ponte. La decisione segue l’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto e il sindaco di Valeggio sul Mincio, Alessandro Gardoni. Il ponte visconteo, fatto costruire nel 1393 da Gian Galeazzo Visconti e di proprietà del Comune, è infatti attraversato dalla strada provinciale 55 Viscontea, arteria di collegamento da e per il vicino territorio mantovano. Tra le ipotesi emerse in passato c’era quella minimale dell’adeguamento e dell’utilizzo di una vicina strada comunale o quella più impegnativa di costruire un nuovo ponte a monte di quello esistente, per poi collegarlo con un raccordo alla viabilità provinciale. «È una struttura di grande valore storico e una delle più prestigiose porte d’ingresso al territorio veronese», afferma Scalzotto, «e riteniamo perciò doveroso riavviare un iter che ne garantisca una sempre maggiore tutela. Il ponte era uscito dalla programmazione della Provincia nel 2015, dopo la riforma Delrio. Penso che ora i tempi siano maturi per riprendere in mano un progetto risolutivo per la viabilità nell’ovest veronese». Concetti ribaditi dal sindaco di Valeggio Gardoni: «Trovare un’alternativa al visconteo per il traffico veicolare e fare in modo che non sia semplicemente una strada ma che acquisisca la dignità di un monumento di grande pregio storico e architettonico è un obiettivo della nostra amministrazione. Peraltro, un primo studio progettuale potrebbe permettere alla Provincia di partecipare ai futuri bandi previsti dai decreti del Mef per le realizzazioni di nuovi ponti dove quelli esistenti presentino limiti strutturali». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Foroni

Suggerimenti