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Villafranca

Terzo medico in un anno, ora non ce ne sono più: odissea per centinaia di pazienti

Un medico di base
Un medico di base
Un medico di base
Un medico di base

Ennesimo giro di valzer per centinaia di Villafranchesi. Alcuni assistiti del dottor Giancarlo Montresor, in pensione ormai da un anno, devono affrontare il terzo cambio di medico in 12 mesi. Operazione impossibile per la carenza di dottori di base. Al suo posto di Montresor, infatti, era arrivata una dottoressa che a febbraio è andata in maternità. Ne è seguita un’altra, proveniente dall’ospedale Magalini che aveva lasciato il reparto di rianimazione e anestesia per passare all’attività di medico di famiglia. Quest’ultima, però, dopo circa sei mesi, cesserà l’attività il 30 giugno e tornerà a lavorare in reparto.

Fioccano così le chiamate e le richieste di informazioni all’ambulatorio della medicina di gruppo di piazza Madonna del popolo, dove però è difficile trovare risposte. La situazione, infatti, della cronica mancanza di medici è ormai assodata. Tra il 2022 e il 2023 la situazione si acuirà: una settantina di medici raggiungerà l’età pensionabile nel Veronese, di cui 50 già entro la fine dell’anno per 75mila veronesi che rischiano di restare senza medico.

Nel 2015 i dottori di base erano 601, nel 2021 548. Raggiunti i 68 anni potrebbero restare fino a 70, ma quasi nessuno lo fa perché anche per loro il biennio pandemico è stato pesante. Ai villafranchesi rimasti di nuovo senza medico, non resta che mettersi in cerca di un sostituto.

Nel frattempo, per la prescrizione delle medicine o per certificati devono rivolgersi alla guardia medica. Quella di Villafranca è in via Ospedale, 2. Ci si può recare di persona o telefonare allo 045. 7614565. Il servizio è attivo il sabato e i prefestivi dalle 10 alle 20, domenica e festivi dalle 8 alle 20, e tutti i giorni dalle 20 alle 8.

A esacerbare gli animi dei villafranchesi c’è anche la modalità di comunicazione della cessata attività della quale in genere l’utente viene a sapere per passaparola. Le lettere, infatti, talvolta arrivano in ritardo - ad attività già cessata - o proprio non arrivano. «Anche questo medico di base dopo sei mesi ci abbandona», ci scrive una lettrice. «Precedentemente abbiamo avuto un’altra dottoressa che all’improvviso a febbraio ha abbandonato dopo aver sostituito il medico di base andato in pensione. Riassumendo da giugno 2021 siamo costretti al terzo cambio di medico, su Villafranca nessuna disponibilità al momento e gli avvisi arrivano solo ad alcuni, altri lo scoprono per caso».

Purtroppo questo caso è l’ultimo di una lunga lista e ne seguiranno altri. «Le criticità che il covid ha reso ineludibili», interviene però la Cgil, «non nascono dalla pandemia, ma sono il risultato di anni e anni di blocco delle assunzioni, diminuzione delle risorse, delega al privato. Da chi ha il compito di programmare a lungo termine i servizi sanitari sul territorio ci attenderemmo una piena assunzione di responsabilità rispetto a una situazione che è ormai insostenibile». In particolare nel Villafranchese, dove il problema si avverte da Isola della Scala a Valeggio. 

Maria Vittoria Adami

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