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Tempo pieno a sorteggio Fuori metà degli iscritti

La scuola elementare di Vigasio in cui sarà attivata una sola classe con il tempo pieno
La scuola elementare di Vigasio in cui sarà attivata una sola classe con il tempo pieno
La scuola elementare di Vigasio in cui sarà attivata una sola classe con il tempo pieno
La scuola elementare di Vigasio in cui sarà attivata una sola classe con il tempo pieno

Soltanto la metà degli iscritti al tempo pieno potranno frequentarlo. Accade alle elementari di Vigasio, dove le amministrazioni scolastiche superiori hanno imposto all’istituto comprensivo di far partire soltanto una classe, delle due che erano state richieste con questa offerta formativa. La decisione non è stata accolta bene dalle famiglie. Cosa che era probabilmente inevitabile, visto che, fra l’altro, in qualche caso, la decisione fra chi resterà a scuola dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 e chi invece seguirà l’orario normale della sola mattinata compreso il sabato è stata addirittura il frutto di un sorteggio. «Purtroppo», spiega Patrizia Neermann, la dirigente scolastica, «abbiamo dovuto applicare quanto disposto dall’Ufficio scolastico provinciale». L’istituzione ha agito dando attuazione nel concreto alle indicazioni che aveva dettato in via generale l’Ufficio scolastico regionale. Il quale, a sua volta, si è adeguato alle linee emanate dal ministero dell’Istruzione. Al di là di questo rimpallo della scelta sui diversi gradini della scala gerarchica, resta il fatto che non è stata data risposta alle necessità di più di 20 famiglie che dovrebbero far quadrare le esigenze lavorative dei genitori con quelle scolastiche dei figli. Situazioni che a quanto pare hanno portato a livello nazionale ad un significativo incremento delle richieste del tempo pieno. Ma le istituzioni non riescono a dare risposta a queste istanze perché la scuola ha sempre lo stesso problema: la carenza di risorse. A fronte delle tante domande ricevute, l’istituto di Vigasio aveva cercato di ottenere un aumento delle classi con l’orario differenziato, che avrebbero dovuto diventare il 50 per cento di quelle che partiranno a settembre. Chi ha il compito di gestire su livelli più ampi l’offerta scolastica, però, ha applicato una sorta di regola non scritta che viene seguita da anni. Quella in base alla quale si concede al massimo lo stesso numero di classi a tempo pieno in entrata di quelle in uscita. Siccome quest’anno c’era solo una quinta con questa offerta formativa, in quello che prenderà il via fra meno di tre mesi ci sarà solo una prima con questa caratteristica. «Chiaramente ci rendiamo conto delle difficoltà delle famiglie, però questa è la situazione», conferma la dirigente. E poi spiega che ha provveduto a parlare con le famiglie e che è stato alla loro presenza, ed applicando decisioni che erano state prese dal consiglio d’istituto, che è stato deciso chi avrebbe potuto fare il tempo pieno e chi no. «Sono stati stabiliti dei criteri di precedenza validi per tutti e, in quei casi in cui non c’erano delle priorità da applicare, è stato necessario procedere a dei sorteggi», racconta Neermann. Chi è rimasto fuori, però, non si è dato per vinto. Dopo la riunione web nella quale la scuola ha dato comunicazione della situazione, che è avvenuta a marzo, ha inviato lettere via posta elettronica certificata al Ministero, oltre che alla scuola ed al Comune, ed ora, visto che questa azione non ha sortito effetti, ha avviato una nuova iniziativa. «Grazie alla collaborazione di un avvocato, abbiamo predisposto una nuova richiesta che manderemo, oltre che a Roma, anche alle istituzioni ed agli amministratori regionali», dice una dei genitori, Silvia Scamperle. La quale anticipa che sono decine e decine i padri e le madri che stanno firmando la missiva. «È stata tagliata un’intera sezione, visto che dei 47 iscritti ben 21 sono rimasti fuori, e questo sta preoccupando anche coloro che hanno i figli più piccoli, i quali stanno sostenendo in forze la nostra iniziativa, temendo che nei prossimi anni possano ripetersi situazioni come quella attuale», dice la mamma.•.

Luca Fiorin

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