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Tämä disegna la pace a colori «Il paese è la mia tavolozza»

Tämä il giovanissimo writer di Povegliano che ama l’arte e ha idee chiare sui valori da seguire FOTO PECORA
Tämä il giovanissimo writer di Povegliano che ama l’arte e ha idee chiare sui valori da seguire FOTO PECORA
Tämä il giovanissimo writer di Povegliano che ama l’arte e ha idee chiare sui valori da seguire FOTO PECORA
Tämä il giovanissimo writer di Povegliano che ama l’arte e ha idee chiare sui valori da seguire FOTO PECORA

Si chiama Samuele Speranza ma sui muri si firma Tämä 464, come il numero civico della casa abbandonata dove ha fatto il suo primo graffito (il significato di «Tämä», invece, preferisce tenerlo segreto). Tra poco meno di un mese compirà 19, sardo, ma a Povegliano ormai da una vita, da un paio d’anni dà colore ai muri del paese. Tämä 464 è un po’ Cibo, per citare un altro writer veronese, un po’ Banksy, il più famoso street artist del mondo dall’identità sconosciuta: «Non mi paragono a tanto», sorride Speranza. Oltre ad alcuni lavori sparsi per il paese (anche qui meglio mantenere un certo riserbo) il giovane artista ha da poco lavorato su un muretto in piazza dei Donatori, vicino ai campi sportivi. Lì c’era scritto «Bella ciao è cat calling» e c’era disegnata una svastica, così lui, bomboletta in mano, ha coperto il tutto con un coloratissimo mosaico. Poco distante, invece, su un pezzo di muro libero, ci ha messo un po’ di giallo e un po’ di blu, come la bandiera dell’Ucraina. Sopra vi ha scritto: «Diamo colore a chi vede bianco e nero», un pensiero per chi è in guerra e vive momenti difficili. Tämä frequenta il Carlo Anti di Villafranca, indirizzo informatico, e una volta diplomato si iscriverà all’Accademia delle belle arti di Milano. La strada ormai è decisa e nel frattempo, per arrotondare, lavora in un bar: «Bisogna darsi da fare, anche perché i colori costano», precisa. «Lavoro su commissione, per il momento ma vivo Povegliano come una tavola per allenarmi. Cerco muri, spazi in cui posso esprimermi», racconta. «Sono partito copiando lo stile di altri e ore ne sto cercando uno tutto mio. Quando ho visto le scritte al parco ho pensato che quello è un posto frequentato dai bambini e quindi ho fatto una cosa colorata. Ma i muri sono anche gli spazi dove si possono scrivere pensieri, lanciare messaggi. Meglio dei social», confessa Speranza. L’amore per l’arte e per la pittura gli è stata tramandata dalla mamma Manuela, ma è stato durante la quarantena, la prima, quella del 2020, che la passione per i graffiti è definitivamente esplosa. «I lavori su carta li tengo ancora nascosti, ma arriverà il tempo giusto anche per loro», riferisce il writer. Intanto, a breve, inizierà una collaborazione con il Comune: «A titolo gratuito, sia chiaro. Mi pago i colori e tutto il resto», dice sorridendo. E poi spiega: «Farò dei murale in giro per il paese. Per il momento saranno un paio, uno forse sarà un benvenuto a Povegliano, o qualcosa del genere. Poi si vedrà». Nel frattempo Tämä ha iniziato anche a mostrare la sua attività ai ragazzini della scuola secondaria di primo grado, grazie ad un progetto che ha coinvolto alcuni studenti della Manzoni. Quest’estate farà la stessa cosa, ma durante il Grest: «Vorrei trasmettere ai più giovani la passione per l’arte, in qualsiasi sua forma», prosegue mentre si guarda l’indice sporco di colore dopo aver finito il suo ultimo lavoro. Mentre fa i suoi graffiti, indossando una mascherina che si è costruito da solo, ha sempre le cuffiette nelle orecchie: «Ascolto un po’ di tutto, dai Måneskin ai gruppi che mi hanno fatto conoscere i miei genitori. Chi ammiro nel mondo dei graffiti e della street art? Ce ne sono tanti... faccio un nome su tutti, TvBoy», conclude. •. N.V.

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