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Studierà il clima in Antartide

Daniele Visparelli durante una missione scientificaL’arrivo dell’aereo alla base in Antartide
Daniele Visparelli durante una missione scientificaL’arrivo dell’aereo alla base in Antartide
Daniele Visparelli durante una missione scientificaL’arrivo dell’aereo alla base in Antartide
Daniele Visparelli durante una missione scientificaL’arrivo dell’aereo alla base in Antartide

C’è un cittadino di Vigasio in quarantena preventiva, per scongiurare il manifestarsi del Covid-19, ad Hobart, capitale della Tasmania. Si tratta di una persona che in paese è sicuramente nota, è stato infatti in passato consigliere comunale e si è candidato anche nelle recenti elezioni amministrative, che nell’emisfero australe si trova per partecipante a un programma di ricerca scientifico che si svolgerà in Antartide. Stiamo parlando di Daniele Visparelli, esperto di informatica dell’Enea (agenzia nazionale per le nuove tecnologie), che andrà al Polo Sud nell’ambito di una missione che si svolgerà nella base italiana Mario Zucchelli Station. Questa base, costruita nel 1986 sulla costa della Terra Vittoria, è aperta solo nel periodo dell’estate australe, ovvero da ottobre a febbraio. Durante i tre turni di attività (ognuno di circa 40 giorni) la Zucchelli Station, che copre una superficie di settemila metri quadrati, può ospitare fino a 90 persone, tra personale scientifico e logistico, per una media di 250-300 persone che si alternano a stagione. I progetti di ricerca si svolgono nell’ambito del programma nazionale di ricerche in Antartide e delle attività del ministero dell’Istruzione e riguardano lo studio della vita, la verifica di strumentazioni tecnologicamente avanzate per misure atmosferiche e geologiche e la gestione di osservatori permanenti dedicati a clima, astronomia e geofisica. Visparelli non è nuovo a queste attività. È infatti alla sua terza partecipazione a spedizioni sul pack polare, anche se si dice certo che l’esperienza che sta per avviare sarà unica, come lo sono state le precedenti. «Collaborerò con l’Osservatorio meteo-climatologico antartico che lavora per fornire un contributo alla comprensione dei cambiamenti climatici, attraverso lo studio della dinamica atmosferica del continente antartico e delle sue variazioni», spiega Visparelli. Precisa poi che il suo compito sarà quello di effettuare la manutenzione della strumentazione scientifica, controllando anche i pannelli solari e gli impianti eolici che alimentano la stazione e raccogliere i dati registrati. Come si diceva, tutto questo non è però ancora iniziato. Visparelli e i suoi compagni di avventura (la ricerca viene compiuta da scienziati ed esperti italiani e francesi) sono partiti da Parigi il 14 ottobre con un volo charter arrivato dopo quasi 20 ore ad Hobart. Qui sono stati portati in albergo, ciascuno di loro in una stanza che nessuno potrà lasciare fino alla fine della quarantena, finalizzata principalmente a far sì che l’Antartide continui ad essere un continente Covid free. Il Governo della Tasmania ha fatto loro arrivare omaggi e messaggi di benvenuto e gli organi di informazione locali hanno dato ampio spazio alla loro presenza. Visparelli e compagni potranno ripartire solo l’8 novembre per la base, con un volo di linea australiano. Qui il tecnico vigasiano resterà fino alla fine di gennaio o l’inizio di febbraio prima di avviarsi al rientro, previsto con un primo viaggio a bordo della nave polare italiana Laura Bassi fino in Nuova Zelanda. •

Luca Fiorin

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