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L’OPERA ATTESA DA DECENNI

Stanziati i fondi
per la variante
alla statale 12

Il vertice con l’assessore regionale Elisa De Berti
Il vertice con l’assessore regionale Elisa De Berti
Il vertice con l’assessore regionale Elisa De Berti
Il vertice con l’assessore regionale Elisa De Berti

La variante alla statale 12, opera viaria attesa da decenni nell’area a sud-ovest di Verona, è pronta a fare un decisivo balzo in avanti.

Ieri durante un incontro svoltosi a Buttapietra cui hanno partecipato quasi tutte le realtà interessate (mancavano solo l’Anas e il Comune di Verona) è arrivato l’annuncio che la Giunta regionale ha stanziato il milione e 250 mila euro necessari per redigere il progetto preliminare e definitivo dell’opera e che la prima fase progettuale potrà essere compiuta entro il 30 novembre. Poi toccherà alla Provincia stabilire se dovrà essere sottoposta a valutazione di impatto ambientale. Una decisione determinante per sapere se l’opera potrà essere messa in cantiere nel 2018, come previsto, o dovrà slittare al 2019.

«La cosa importante», ha affermato ieri l’assessore regionale ai Lavori pubblici Elisa De Berti, «è che i soldi per il progetto ci sono e che c’è anche un interesse generale a far sì che la variante venga realizzata. Secondo le previsioni dovrebbe costare 135 milioni. È l’intervento più importante fra quelli previsti in Veneto dall’Anas in questi anni ed in merito al quale c’è un atteggiamento positivo dell’ente stradale nazionale, Inoltre», prosegue l’assessore regionale, «è sostenuto dal Consiglio regionale e, quando sarà il momento di ottenere i fondi statali, verrà portato avanti da parlamentari di vari schieramenti».

La variante, richiesta da più di vent’anni dai cittadini a suon di manifestazioni pubbliche e iniziative, già nel 2008 era stata oggetto di un provvedimento della Regione che attribuiva a Veneto Strade, la società regionale che si occupa delle reti viarie regionali, di redigerne il progetto. Allora questa infrastruttura pareva dovesse costare, a causa di errori di stima, «solo» 30 milioni.

Poi, nel 2012, è stato precisato che Veneto Strade avrebbe redatto i progetti preliminare e definitivo, mentre ad Anas dovrebbe toccare il progetto esecutivo e la gestione dell’esecuzione delle opere.

A quel punto è iniziato un percorso tortuoso, che solo ora sembra poter imboccare la retta via.

Il tracciato previsto parte da Verona, all’altezza della Rizza e poi, affiancandosi alla ferrovia, interessa i comuni di Castel d’Azzano, Vigasio, Buttapietra e Isola della Scala, dove si ricollega alla Statale 12 attuale.

Si tratta di 13 chilometri di una nuova strada, che dovrebbe garantire che i centri abitati non siano più stretti nella morsa del traffico.

Il percorso è stato approvato subito dai Comuni dell’ovest, i cui sindaci erano ieri utti presenti all'incontro convocato dal sindaco di Buttapietra Sara Moretto, ma che è stato bocciato dall’amministrazione comunale di Verona. Gli amministratori cittadini, infatti, non hanno accolto le proposte di Veneto Strade e hanno incaricato uno studio tecnico, Infratec Srl, di studiare una viabilità che possa essere al servizio anche di nuovi insediamenti commerciali.

In ballo, infatti, c’è l'insediamento dell’Ikea, con «possibili» 14 milioni di euro da destinare alla realizzazione della variante. «Se vengono, meglio, altrimenti comunque la variante dovrà essere fatta e credo che si stia arrivando a una proposta condivisa da tutti», spiegava ieri De Berti.

Mentre il sindaco di Buttapietra Moretto e il suo predecessore Aldo Muraro incalzavano i presenti sulla necessità di effettuare un nuovo summit a dicembre, è stata fissata come data quella di mercoledì 21 dicembre, per verificare l’attuazione degli impegni presi.

Luca Fiorin

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