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Sport Crime, ciak a villa Balladoro

Troupe e attori al lavoro: mascherine e distanze di sicurezzaCiak si gira a Villa Balladoro, con Luca Tramontin e Daniela Scalia FOTO PECORA
Troupe e attori al lavoro: mascherine e distanze di sicurezzaCiak si gira a Villa Balladoro, con Luca Tramontin e Daniela Scalia FOTO PECORA
Troupe e attori al lavoro: mascherine e distanze di sicurezzaCiak si gira a Villa Balladoro, con Luca Tramontin e Daniela Scalia FOTO PECORA
Troupe e attori al lavoro: mascherine e distanze di sicurezzaCiak si gira a Villa Balladoro, con Luca Tramontin e Daniela Scalia FOTO PECORA

Povegliano diventa set cinematografico per un giorno (e una notte). La troupe di Sport Crime è arrivata in paese ieri mattina e ha girato fino a tarda notte. A finire nell’occhio delle telecamere sono stati luoghi più e meno conosciuti di Povegliano. Sport Crime, serie tv classica con sei puntate da 45 minuti, è l’equilibro fra lo sport, che ha un ruolo centrale, e un’anima più investigativa. La distribuzione, che sarà internazionale e per il grande pubblico, partirà probabilmente in autunno. La storia, ancora top secret, ruota attorno a un’agenzia che si occupa di consulenze e indagini, ma tutto sempre legato al mondo agonistico. La prima serie in assoluto a trattare il tema. La produzione – indipendente – ha scelto Povegliano come luogo dove girare alcune scene di raccordo. Ma in previsione, magari per una seconda stagione, c’è pure l’ipotesi di ambientare un’intera puntata nel paese delle risorgive. Ieri, intanto, attori, fonici e cameraman hanno prima girato in un appartamento di via Mazzini, al Villaggio primavera, e poi nel luogo simbolo di Povegliano: villa Balladoro, all’interno del parco. In notturna, poi, le telecamere si sono spostate nella palestra delle scuole medie e nel parco giochi vicino ai campi da tennis. Si tratta del primo set post covid-19 per Sport Crime. Le scene girate ieri e stanotte (la regia è di Federico Alotto), infatti, sono state scelte accuratamente: «Abbiamo fatto una selezione, cercando quelle dove ci sono solamente i due attori protagonisti. Poi la nostra è una troupe ridotta all’osso», spiega Daniela Scalia, veronese, volto noto della televisione per i trascorsi da giornalista e conduttrice a Sport Italia, che oggi veste i panni dell’attrice e produttrice della serie. Assieme a lei anche Luca Tramontin, ex rugbista di serie A e ora commentatore televisivo, pure lui autore e ideatore della serie. Prima di approdare a Povegliano, la troupe si è mossa in Svizzera, in Canton Ticino, in Croazia, a Fiume, e in Italia a Torino, Porto Tolle, qualche scena a Verona in una palestra sul lungadige. Sulla produzione Scalia spiega: «Ormai sono state girate serie tv su tutto, ma non specifiche sullo sport, anzi lo sport di solito è strumentale con, spesso, errori anche marchiani». «Vogliamo raccontare una storia che attragga pure lo spettatore che magari non è appassionato di una certa disciplina. Giriamo con sportivi veri e in luoghi dove si pratica sport». Un tour d’Europa che è arrivato fino a Povegliano grazie alla mediazione del vicesindaco Pietro Guadagnini. «Qualche settimana fa stavo guardando una diretta streaming e Daniela Scalia diceva che mancava un luogo per girare alcune scene. Ho proposto Povegliano», spiega Guadagnini. È bastato un giro di messaggi, a metà maggio il primo sopralluogo. «Povegliano», commenta Scalia, «è subito passato avanti rispetto ad altri posti magari più blasonati. Per noi fa la differenza trovare persone che capiscano cosa stiamo facendo e cosa ci serve. E poi il paese ha ricchezze interessanti per una serie tv come la nostra». «Per noi è un bel colpo», conclude il vicesindaco, «una buona occasione di promozione per il territorio». •

Nicolò Vincenzi

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