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Corso di difesa personale

Silvia, la tabaccaia che insegna ai colleghi a difendersi dai rapinatori

Corso di difesa personale
La tabaccaia insegna difesa personale 1 (Perlini)

Il 70% delle tabaccherie veronesi è gestito da donne, e sono troppe le rivendite di sigarette, giornali e gratti e vinci che ogni giorno sono sotto il mirino dei rapinatori. Due dati che hanno spinto Nicoletta Cailotto della Cailotto Ingrosso, ad organizzare una giornata dedicata ai suoi clienti in cui il filo conduttore è stata la difesa personale. Tema «Come difendersi in negozio dietro un banco e durante la vita quotidiana», corso tenuto da Silvia Padovani, giovane tabaccaia di Nogarole Rocca e allenatrice della federazione Csen di difesa personale. Ricostruendo un negozio all'interno della Cailotto Ingrosso e simulando un aggressione, la Padovani ha mostrato alcuni semplici trucchi e tecniche di difesa personale.

 

«Le reazioni di fronte ad una rapina sono due, o subiamo e consegnamo i soldi, o attacchiamo, dipende da come rispondiamo alla paura. Nel secondo caso dobbiamo rispondere con tono pacato per sgonfiare la tensione e poi usare semplici mosse di difesa personale», che la tabaccaia-guerriera ha esibito, ricordando che è vietato difendersi con l'uso delle armi, «perchè da aggrediti diventiamo aggressori. Rispondere sì all'offesa, usando quello che è a portata di mano e che di solito sta sul banco, il portascotch di ferro , la graffettatrice metallica, anche una bottiglietta piena d'acqua. Insomma un oggetto con struttura, solidità e peso importanti e non dimentichiamo lo spray al peperoncino che va spruzzato con il braccio teso, lontano dai nostri occhi».

 

La tabaccaia insegna difesa personale 2 (Perlini)

Anna Perlini

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