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Ruspe pronte al mercato delle

L’ex casa del custode al mercato delle pescheLa pensilina che per decenni ha accolto le contrattazioni tra produttori di pesche FOTO PECORA
L’ex casa del custode al mercato delle pescheLa pensilina che per decenni ha accolto le contrattazioni tra produttori di pesche FOTO PECORA
L’ex casa del custode al mercato delle pescheLa pensilina che per decenni ha accolto le contrattazioni tra produttori di pesche FOTO PECORA
L’ex casa del custode al mercato delle pescheLa pensilina che per decenni ha accolto le contrattazioni tra produttori di pesche FOTO PECORA

È stato il cuore pulsante della peschicoltura villafranchese. Ora è un’area degradata, abbandonata da decenni, in cui svetta ancora, scalcinata, la tettoia sotto la quale si ultimavano le contrattazioni. A fianco, la casa dell’ex custode utilizzata in un secondo momento per alloggi popolari è ora regno dei vandali. Il vecchio mercato delle pesche di via Calatafimi, voluto a metà degli anni Sessanta dall’amministrazione Brunetto e ultimato tra il 1969 e il 1970, sarà demolito. Dopo la costruzione di quello in via Fantoni, era stato utilizzato come isola ecologica chiusa una quindicina di anni fa senza essere sostituita. La casa, invece, è stata adibita ad abitazioni per alcune signore anziane. Poi il piano terra è rimasto deserto per decenni e l’alloggio superiore è stato usato fino a novembre. Ma su quel terreno adesso marcia spedito il parco del Tione e al posto dell’ex casa del custode sorgerà il Centro Anck’io. È questione di giorni. Alla tettoia Villafranca dirà addio tra qualche settimana. Per il primo stralcio del parco del Tione, infatti, che prevede la demolizione della barchessa in cemento armato, la messa a dimora delle piante, la posa dell’impianto idrico e la costruzione di vialetti e camminamenti è stata individuata un’azienda vincitrice della gara d’appalto: l’ufficio tecnico sta verificando la congruità della proposta economica. Dopodiché, se non ci saranno anomalie, i lavori saranno assegnati e inizieranno a marzo. L’intervento ammonta a circa 900mila euro e il cantiere durerà sei mesi. In tutto, il Comune avrà speso circa due milioni di euro comprensivi anche dell’acquisto dei terreni dai privati. Il parco andrà da via Calatafimi al Tione e si estenderà attorno al palazzetto dello sport e all’ex conceria. Il secondo stralcio, che si farà in un secondo momento, prevede la costruzione di parcheggi utili sia al parco sia al Belladelli forum. Nel frattempo procede il percorso del Centro Anck’io. Anche la casa dell’ex custode sarà demolita e al suo posto sarà costruito un edificio di un solo livello con tutti gli spazi per le attività ora svolte nella villetta di via Marconi. La giunta ha appena approvato il progetto esecutivo e l’ufficio tecnico deve iniziare l’iter per la gara d’appalto. Dovrà fare in fretta, però, perché il contratto d’affitto in via Marconi scade a giugno. In questi giorni i tecnici di Rete Morenica e di Enel hanno scollegato gli allacciamenti di gas e luce dalla casa. «Stiamo preparando la gara», spiega il vicesindaco delegato ai lavori pubblici, Francesco Arduini. «L’opera costerà un milione di euro e sarà tutta su un piano con ambienti modulari e flessibili che si adattano alle diverse attività proposte. Il bello, inoltre, è che sarà attorniato dal parco del Tione». Il Centro Anck’io è un servizio per le famiglie e bambini e ragazzini. Offre supporti educativi, spazi per il pomeriggio in cui i giovani sono seguiti nei compiti o possono trascorrere qualche ora vigilati. Garantisce anche un punto di riferimento tra genitori che si confrontano sull’essere padri e madri con altri genitori, ma anche con figure specializzate. Al centro sono, inoltre, proposte molte iniziative e corsi per adulti e ragazzi. Il parco del Tione giungerà al completamento, dunque, entro l’autunno prossimo se i lavori saranno assegnati, come da tabella di marcia, a fine febbraio. Un primo tratto di parco fu abbozzato dalla giunta Zanolli, una quindicina di anni fa. Poi il progetto subì una battuta d’arresto quando si fece avanti l’idea di un campus per il Chievo. Il nodo ha animato il dibattito politico per diversi anni sotto l’amministrazione Faccioli, poi è naufragato. Il sindaco Roberto Dall’Oca ha così ripreso l’idea di completamento del parco cominciando con l’acquisto da parte del Comune delle aree dai privati. •

Maria Vittoria Adami

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