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Rogo Agrofert la minoranza chiede chiarezza

La consigliera di «Isola nostra» Maddalena Salgarelli
La consigliera di «Isola nostra» Maddalena Salgarelli
La consigliera di «Isola nostra» Maddalena Salgarelli
La consigliera di «Isola nostra» Maddalena Salgarelli

Lascia strascichi anche nella politica locale l’incendio di martedì scorso alla Agrofert, l’impianto di stoccaggio di rifiuti organici a Isola della Scala. Il giorno dopo il rogo, a sollevare la questione era stato il senatore Pd Vincenzo D’Arienzo. Il membro della Commissione parlamentare sulle attività illecite legate ai rifiuti e su illeciti ambientali, con un’ interrogazione al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, aveva chiesto di far luce sulla matrice dell’incendio. Nel prossimo consiglio comunale , invece, si dovrà discutere di un’altra interrogazione, quella presentata dalla consigliera di minoranza Maddalena Salgarelli (Isola nostra). Nel documento la candidata sindaca all’ultima turnata elettorale chiede quali iniziative di competenza dell’amministrazione comunale verranno adottate per informare la popolazione isolana sugli sviluppi delle analisi avviate dall’Arpav. Una nota, in realtà, è stata pubblicata sul profilo Facebook del Comune. Nella breve comunicazione, proprio la sera dell’incendio, si diceva: «Le analisi dei campioni di aria prelevati al focolaio rivelano modeste concentrazioni di composti organici volatili. Concentrazioni non significative di benzene nei campi a cinquanta metri dell'incendio». Il giorno stesso, inoltre, il sindaco Luigi Mirandola spiegava come per la salute dei cittadini non ci fosse alcun pericolo. Nell’interrogazione Salgarelli sottolinea: «Qualora nella vicenda dovesse emergere il coinvolgimento della criminalità organizzata quali iniziative intende porre in essere per tutelare il nostro territorio dalla pericolosa presenza di gruppi criminali?». «Mi auguro davvero che l’episodio non sia di origine dolosa», aggiunge a margine la capogruppo dai banchi della minoranza facendo riferimento a quanto emerso ieri e cioè che l’origine del rogo potrebbe essere collegata ad un fenomeno di autocombustione. Vincenzo D’Arienzo ha incontrato il Prefetto ieri. «Ho espresso al dottor Cafagna, il ringraziamento per l’opera meritoria dei Vigili del Fuoco intervenuti sul posto». Non mancano le preoccupazioni: «A Verona, negli ultimi anni diversi incendi hanno colpito società attive nel settore dei rifiuti lasciando il dubbio sulle matrici. Con l’incontro cordiale, ringrazio il dottor Cafagna per la possibilità, ho portato il sostegno della Commissione parlamentare di cui faccio parte a tutte le azioni per fugare ogni sospetto sulle origini del rogo». E conclude: «Un sostegno che ho esteso alle Forze di Polizia, insostituibile strumento a difesa della nostra sicurezza contro ogni infiltrazione criminale». •.

Nicolò Vincenzi

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