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Rizza nella morsa del traffico, torna la questione referendum

Strada la Rizza  nella frazione di Rizza presa d’assalto dal traffico di attraversamento diretto verso Verona   FOTO PECORAVia Poiani
Strada la Rizza nella frazione di Rizza presa d’assalto dal traffico di attraversamento diretto verso Verona FOTO PECORAVia Poiani
Strada la Rizza  nella frazione di Rizza presa d’assalto dal traffico di attraversamento diretto verso Verona   FOTO PECORAVia Poiani
Strada la Rizza nella frazione di Rizza presa d’assalto dal traffico di attraversamento diretto verso Verona FOTO PECORAVia Poiani

Le frazioni di Villafranca finiscono al centro del dibattito in consiglio comunale. E così sono traffico, sicurezza e rifiuti a farla da padroni. In particolare, sotto i riflettori c’è il piccolo centro urbano di Rizza, frazione soffocata dal traffico di scorrimento in direzione Verona. Ma è anche l’incolumità dei pedoni lungo la via centrale a destare preoccupazione. Per questo motivo il consigliere Daniele Pianegonda (Pd), durante l’ultima seduta, ha presentato un’interrogazione per accendere un riflettore sulla questione. Altro tema, invece, è quello dei rifiuti che troppo spesso, sempre secondo il consigliere d’opposizione, vengono lasciati davanti alla scuola elementare Locchi di Dossobuono. Problema che, stando a quanto spiegato da Pianegonda, ormai dura da parecchio tempo. La questione del traffico di Rizza ha riaperto anche un altro dibattito, quello della riperimetrazione del territorio comunale. Mesi fa, infatti, si era parlato di un referendum in cui tutti i cittadini della frazione – divisa fra Villafranca, Castel d’Azzano e Verona – potessero esprimersi e così decidere a quale dei tre comuni in questione aggregarsi. Prima della votazione, però, e lo aveva spiegato più volte il sindaco Roberto Dall’Oca, si sarebbero dovute tenere delle consultazioni informali con la popolazione per capire il sentire dei residenti. Incontri che, causa covid, non sono mai stati organizzati. La vicenda del referendum si ricollega all’interrogazione di Pianegonda (firmata anche da Isabella Roveroni, Matteo Melotti e Paolo Martari) perché è stato proprio il consigliere di minoranza a chiedere all’amministrazione quali fossero i piani dell’amministrazione per far fronte al traffico che strangola, soprattutto nelle ore di punta, la frazione. Dall’Oca ha quindi risposto che nelle intenzioni della maggioranza da tempo c’è l’idea di realizzare una bretellina. Questa sarebbe utile per scavalcare il centro, dove verrebbero istituiti dei sensi unici in modo da diminuire del 50 per cento il passaggio. Ma tutto, e qui si torna al discorso di prima, dipende dalla competenza comunale. Rizza infatti anche nel suo centro abitato attualmente è tagliata in due: metà Villafranca e metà Castel d’Azzano. Pianegonda, poi, si è soffermato sulla sicurezza chiedendo degli interventi su strada la Rizza e via Poiani e quindi di dotare queste due strade di attraversamenti pedonali, in particolar modo dove c’è la fermata dell’autobus, dell’installazione di dissuasori per limitare la velocità delle auto e di una serie di provvedimenti per rendere più vivibile la frazione alle porte di Borgo Roma. Dall’Oca rispondendo in consiglio, dopo aver spiegato la questione legata al possibile referendum, ha sottolineato però come a Rizza gli investimenti non siano mancati e non mancheranno. Alcuni sopralluoghi con i tecnici, ha detto il sindaco, sono stati fatti negli scorsi mesi e a breve, dopo aver reperito le risorse economiche, verranno messi in sicurezza gli attraversamenti di via Poiani anche nelle intersezioni con via Dell’amicizia e via Risorta. Per Dossobuono, invece, la questione affonda le radici nel febbraio scorso quando nella zona di raccolta dei rifiuti delle Locchi le immondizie erano rimaste a terra per diverso tempo. Cosa che è poi ricapitata qualche tempo dopo. Un problema, come ha detto ancora Pianegonda, che non è mai stato del tutto sistemato. Per questo il consigliere del Pd ora chiede: «Una piccola area, accessibile al personale scolastico e agli operatori ecologici, meglio se recintata, in maniera tale da poter avere un luogo deputato per il conferimento dei rifiuti che diversamente vengono lasciati, come visto negli ultimi mesi, in maniera selvaggia fuori dagli appositi contenitori». In consiglio, invece, l’assessore all’ecologia Riccardo Maraia ha spiegato che la permanenza dei rifiuti vicino alle scuole Locchi era dovuta al fatto che non è stata eseguita correttamente la differenziata e anche al mancato rispetto del calendario della raccolta porta a porta. «Si è trattato di una situazione momentanea, i controlli sono serrati», ha concluso Maraia.•.

Nicolò Vincenzi

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