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Rivali in politica verso l’alleanza forzata

L’aula del Consiglio comunale di Buttapietra
L’aula del Consiglio comunale di Buttapietra
L’aula del Consiglio comunale di Buttapietra
L’aula del Consiglio comunale di Buttapietra

A Buttapietra ci sono due acerrimi rivali in politica. Ma ora rischiano di ritrovarsi improvvisamente nello stesso partito. Se non amici, almeno alleati sulla carta. La sindaca Sara Moretto, che è stata eletta con una lista civica di nome e di fatto, perché comprende persone appartenenti ad aree diverse, sembra infatti essere in netto avvicinamento alla Lega. Un fatto che lei non conferma, tanto che rimarca di non avere in tasca nessuna tessera di partito, ma che, se si verificasse, la vedrebbe agire all'ombra della stessa bandiera di Renzo Giacopuzzi. Lui è il segretario locale del Carroccio e consigliere di minoranza e di Sara Moretto è il più acceso antagonista. I battibecchi fra lui e la prima cittadina sono, nei fatti anche se non nella forma, all'ordine del giorno di quasi tutte le sedute del Consiglio comunale. Sono più d'uno gli elementi che fanno pensare che la sindaca buttapietrina sia quantomeno vicina al partito di Salvini. Recentemente è stata vista seduta, in una fiera pubblica del Villafranchese, ad un tavolo i cui commensali erano tutti esponenti della Lega. Un fatto che è stato notato, non senza sorpresa, da parte di alcuni militanti veronesi del Carroccio. Poi, è arrivata la scorsa settimana l'investitura della sindaca a componente della Commissione pari opportunità della Provincia. Commissione che si è insediata ieri. «Si tratta di un incarico per il quale io avevo presentato la mia disponibilità ad essere nominata in seguito ad un bando pubblico e per il quale ho potuto contare sulla presentazione dell'ordine professionale a cui sono iscritta, quello degli avvocati, e sul fatto di avere anche un ruolo da amministratore pubblico», precisa, comunque, Moretto. Il terzo segnale, che è forse quello politicamente più rilevante, è dato dalla presenza della prima cittadina alla manifestazione organizzata per sabato scorso dalla Lega, e partecipata anche da Fratelli d'Italia e Forza Italia, oltre che da Casa Pound, a Roma. Un'iniziativa indetta per protestare contro il governo giallo-rosso alla quale l'amministratrice ha partecipato in forma privata, senza quindi portare simboli istituzionali, ma facendosi ritrarre mentre regge una bandiera del Veneto assieme all'assessore regionale Elisa De Berti, al deputato Paolo Paternoster e al sindaco di Castel d'Azzano Antonello Panuccio, che sono tutti della Lega. Anche se Agatha Christie diceva che tre indizi fanno una prova, tutto questo non consente di dire che Sara Moretto ha aderito davvero al movimento guidato da Salvini. Per quanto non sia un mistero, visto lo ha ammesso pubblicamente, che lei guarda politicamente all'area di centro-destra, la stessa sindaca sottolinea che nella commissione provinciale non rappresenta nessun partito. Inevitabilmente, però, negli ambienti politici di Buttapietra non si parla d'altro che di questa situazione. «Io ho sempre combattuto le amministrazioni in cui è presente Sara Moretto e continuerà a farlo», afferma Giacopuzzi. «Lei era vicesindaco nella scorsa amministrazione, nel corso della quale il sindaco Aldo Muraro non ha certo avuto parole benevole nei confronti del mio partito, ed attualmente è a capo di una lista civica che è stata nostra antagonista nelle elezioni amministrative», continua. «A me non risulta che sia entrata in Lega, per cui continuerò a dare battaglia come prima», conclude Giacopuzzi. Se in Giunta per ora non sembrano esserci scossoni-l'assessore Luca Zonin, ad esempio, spiega che, «pur avendo idee diverse», è interessato solo all'amministrazione del paese-c'è chi dall'opposizione non lesina le provocazioni. «Premesso che, se davvero ha aderito ad un partito, la sindaca dovrebbe dimettersi perché avrebbe disatteso il vincolo di mandato derivante dall'essere stata eletta con una civica, mi chiesto se i consiglieri e gli assessori della maggioranza si identificano con lo schieramento con il centro-destra della loro capolista», dice Gabriele Filippi di Alternativa Civica. «Dopo la partecipazione di Sara Moretto alla manifestazione svoltasi sabato a piazza San Giovanni, a quanto pare ci troviamo di fronte ad una nuova maggioranza in Comune, formata dagli otto consiglieri del suo gruppo e dai due rappresentanti, che sono stati sino a ieri loro avversari, della Lega», aggiunge. «È il caso che si faccia chiarezza», conclude Filippi. •

Luca Fiorin

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