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Valeggio sul Mincio

Raccoglie i rifiuti in soffitte e cantine, ma poi li smaltisce nei campi: scoperto

Uno dei cumuli di rifiuti abbandonati nelle campagne mantovane da un finto professionista di sgomberi
Uno dei cumuli di rifiuti abbandonati nelle campagne mantovane da un finto professionista di sgomberi
Uno dei cumuli di rifiuti abbandonati nelle campagne mantovane da un finto professionista di sgomberi
Uno dei cumuli di rifiuti abbandonati nelle campagne mantovane da un finto professionista di sgomberi

Si spaccia come professionista nello sgombero di locali, cantine e soffitte, ma anziché smaltire correttamente i rifiuti li abbandona tra la vegetazione, convinto di farla franca. 
Ora, ma non è la prima volta per lui, un 37enne originario di Torino e residente nel Veronese è accusato di traffico e smaltimento illecito di rifiuti oltre che di attività professionale abusiva, mentre sono in corso accertamenti di carattere tributario dal momento che si faceva pagare rigorosamente in nero. Modalità di pagamento accettata anche un residente di Valeggio sul Mincio di 58 anni, forse sperando così di risparmiare, che si è rivolto a questo fantomatico esperto dello sgombero dopo averlo trovato su un sito internet di professionisti. A suo dire, i rifiuti prelevati dalle case venivano correttamente conferiti nelle discariche comunali. 


Indagine L’indagine ambientale per risalire a truffato e truffatore è stata condotta dagli agenti del Corpo intercomunale di polizia locale di Goito, Marmirolo, Roverbella, Volta Mantovana e Monzambano, che un paio di settimane fa hanno trovato tre grossi cumuli di rifiuti nel Parco del Mincio, all’interno del territorio da loro controllato e precisamente nei campi e lungo il fiume tra Pozzolo sul Mincio, Marengo e Massimbona, località dei Comuni mantovani di Marmirolo e Goito a pochi chilometri da Valeggio. 
Analizzando la tipologia di rifiuti abbandonati e alcuni preziosi indizi, gli agenti sono riusciti a risalire al luogo di provenienza, un’abitazione di Valeggio. «Con ulteriori indagini e sentendo i produttori dei rifiuti siamo risaliti a una ditta di sgombero locali con sede a Verona», spiega Emanuele Feudatari, comandante della polizia locale dei cinque Comuni dell’Alto mantovano. 


Responsabile Il responsabile dell’abbandono dei rifiuti è un 37enne già noto per questo tipo di reati, in questa zona ma anche in altre città venete. In particolare, tra settembre 2020 e febbraio 2021 era già stato denunciato per due episodi analoghi all’ultimo, sempre con rifiuti abbandonati nelle campagne mantovane al confine con il territorio veronese. All’epoca, gli era stato sequestrato il furgone con cui operava ma essendo rimasto a piede libero ed essendo il primo procedimento ancora in corso il 37enne ha continuato imperterrito la sua attività illecita. All’epoca, informa il comandante Feudatari, oltre ad operare in nero e senza partita Iva l’uomo risultava percettore di reddito di cittadinanza, motivo per cui anche allora l’indagine fu condotta in sinergia con la Guardia di finanza. 


Raccomandazione La raccomandazione è affidarsi, anche in questo campo, a professionisti veri. Ma come fare ad accertarlo? «Innanzitutto si deve richiedere la fattura per il servizio svolto, il primo indice che qualcosa non va è il pagamento in nero», spiega Feudatari. 
In questo caso il residente di Valeggio ha pagato 900 euro per lo sgombero dell’abitazione. Seconda cosa da richiedere, altrettanto importante, è la copia del formulario di identificazione dei rifiuti consegnati, documento formale che garantisce la tracciabilità del flusso dei rifiuti nelle varie fasi del trasporto, da produttore-detentore al sito di destinazione, obbligatorio per legge se il trasporto dei rifiuti viene effettuato da un ente o un’impresa.

 

Katia Ferraro

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