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«Qui il debito si estingue a rate»

Bambini alla mensa delle elementari di Dossobuono FOTO PECORA
Bambini alla mensa delle elementari di Dossobuono FOTO PECORA
Bambini alla mensa delle elementari di Dossobuono FOTO PECORA
Bambini alla mensa delle elementari di Dossobuono FOTO PECORA

Il problema della morosità per il servizio della mensa scolastica è sentito a Villafranca, città che conta oltre 33mila abitanti e ha una popolazione studentesca, tra elementari e medie, di 2.800 alunni. Qui il Comune commissiona 100mila pasti l’anno alla Euroristorazione di Torri di Quartesolo, per bambini e ragazzini di elementari e medie del capoluogo e delle frazioni. In media, ogni anno, una trentina di famiglie contrae un debito per mancato pagamento del servizio che in genere si aggira intorno ai 200-300 euro. Complessivamente il Comune si trova con circa diecimila euro di ammanchi che ammortizza con il bilancio, ma recupera poi quasi del tutto pattuendo con i genitori una rateizzazione del debito. Il costo del pranzo è di 4,68 euro. Le famiglie pagano con un sistema elettronico di ricarica per un tot di pasti e ricevono un avviso quando il denaro sta per finire. Se esauriscono la somma, il pasto viene erogato comunque al bambino, ma raggiunta una certa soglia di morosità i genitori vengono avvisati telefonicamente di provvedere al pagamento. Se non saldano, vengono convocati in Comune dove l’ufficio per i servizi scolastici formula un piano di rientro con rateizzazione concordata: «Quasi nella totalità dei casi, la situazione si risolve così», spiega il dirigente dell’ufficio comunale Walter Giacopuzzi. «Ci sono periodi, come questo, in cui si avvicina la fine delle scuole e quindi siamo ferrei». L’ente ammonisce i genitori che, se non pagano, non verrà erogato il pasto al loro figlio. Ma in genere la famiglia provvede a pagare già al primo richiamo. In alcuni casi sceglie di andare a prendere il bambino prima del pranzo. «A ogni modo», conclude Giacopuzzi, «nessuno è mai rimasto senza pranzo». Anche il sistema di conteggio dei pasti è telematico. Ogni giorno il bidello riceve da ciascuna classe il numero degli assenti. Alla Euroristorazione viene quindi comunicato il numero preciso di pasti da inviare. Nell’acquisto del pacchetto di pranzi da parte dei genitori, non sono previsti sgravi per nuclei in difficoltà economica. C’è, però, lo sconto dal secondo figlio: il pasto costa 3,48 euro. C’è, infine, una tabella precisa per chi frequenta le scuole di Rosegaferro e Pizzoletta, dove il tempo pieno è l’unica opzione e quindi la mensa è obbligatoria: il pasto costa 4,68 euro, ma scende a 3,60 per famiglie con Isee inferiore a 6.000 euro e a 2,75 laddove i genitori sono senza lavoro. A Villafranca e nelle altre frazioni invece il costo è unico (4,68) perché si può scegliere tra settimana lunga e corta, tra rientri pomeridiani e settimana da 40 ore. La possibilità di consentire ai bambini di consumare il pranzo portato da casa rimane, invece, una questione aperta sulla quale il Comune non mette voce. L’ente, infatti, si occupa solo di provvedere all’erogazione dei pasti richiesti, mentre spetta al dirigente scolastico aprire a questa possibilità individuando stanze apposite e modalità. •

Maria Vittoria Adami

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