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Plateatici a pagamento? Esercenti preoccupati

Un plateatico allargato  Il Comune dovrà decidere se lo spazio sarà ancora gratuito  FOTO PECORA
Un plateatico allargato Il Comune dovrà decidere se lo spazio sarà ancora gratuito FOTO PECORA
Un plateatico allargato  Il Comune dovrà decidere se lo spazio sarà ancora gratuito  FOTO PECORA
Un plateatico allargato Il Comune dovrà decidere se lo spazio sarà ancora gratuito FOTO PECORA

Si apre la bella stagione e i gestori di bar e ristoranti villafranchesi devono affrontare la questione plateatici. Per due anni, a causa del Covid, gli spazi occupati all’esterno dei locali sono rimasti gratuiti, senza la necessità di dover pagare nulla al Comune. Anzi, di più. Nell’ultimo biennio la possibilità di espandersi è stata di gran lunga aumentata. Le decisioni del Comune Proprio per questo motivo, sui marciapiedi e sugli stalli blu del centro, si sono visti molti più tavoli e sedie rispetto al passato. Contromisura necessaria che ha aiutato chi aveva subito perdite economiche dovute alle chiusure. Ma ora che l’emergenza sanitaria è superata, bisogna capire come verranno gestiti quegli stessi spazi. Già oggi il sindaco Roberto Dall’Oca, e con tutta probabilità anche l'assessore al commercio Riccardo Maraia, daranno le indicazioni valide per la stagione alle porte. Diverse sono le possibilità sul tavolo. Bisognerà capire se ci sarà la necessità di ridurre i posti a sedere oppure quanto (e se) si ritornerà a pagare. «Speriamo in un ulteriore aiuto da parte del Comune», spiegava ieri il gestore di una pizzeria del centro, Carlo Alberto Ferrarese. Di certo la pressione del Covid è diminuita, ma non si può dire che gli strascichi lasciati dagli ultimi due anni possano essere cancellati così velocemente. Per alcuni titolari, infatti, tornare ad un pagamento pieno della tassa, e cioè com’era nel 2019, sarebbe uno choc difficile da sopportare. Per altro, a Villafranca - e questo conforta i gestori di bar e ristoranti - tra la metà di giugno e per tutto il mese di luglio sono attese in città circa 40 mila persone per assistere ai concerti al castello. Per questo è importante capire come potersi organizzare già da ora. «Magari la gente è convinta che sia tornato tutto come prima, a livello economico. Ma non è così e per questo», la disamina di un altro gestore, «è fondamentale che ci siano nuovi aiuti, magari in altre modalità». Più camerieri C’è pure chi ha cambiato, almeno in parte, il modo di lavorare. Paola Norbiato gestisce da tanto tempo un bar vicino al castello e spiega: «Ci è stato prorogato il plateatico fino alla fine dell’anno. Ma il fatto di aver più tavoli fuori ci ha imposto anche di avere più camerieri e quindi di fare certi investimenti. Manca il vivere a pieno il bar al bancone, ma il fatto di poter aver grandi spazi all’esterno è decisamente positivo». Qualche malcontento c’è ed è legato alle tasse da pagare sia per quanto riguarda i rifiuti che per gli spazi esterni: «Paghiamo il plateatico dal primo maggio», spiega un gestore che preferisce rimanere anonimo, «ma non capisco come mai chi ha un bar debba pagare meno, magari proponendo cucina con diversi piatti, rispetto a chi come me ha un ristorante. Ci dovrebbe essere più uniformità». Anche questo sarà un nodo da sciogliere.•.

Nicolò Vincenzi

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