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Pericoli per ciclisti e pedoni Cinque punti neri del traffico

Il sindaco Roberto Dall’Oca con una pattuglia della Polizia LocaleUn punto critico in Corso Cavour a Dossobuono FOTO PECORA
Il sindaco Roberto Dall’Oca con una pattuglia della Polizia LocaleUn punto critico in Corso Cavour a Dossobuono FOTO PECORA
Il sindaco Roberto Dall’Oca con una pattuglia della Polizia LocaleUn punto critico in Corso Cavour a Dossobuono FOTO PECORA
Il sindaco Roberto Dall’Oca con una pattuglia della Polizia LocaleUn punto critico in Corso Cavour a Dossobuono FOTO PECORA

Ci sono cinque punti critici nella viabilità di Villafranca: rettilinei pericolosi per chi va in bici e per i pedoni, soprattutto, come via dei Colli, via Calatafimi e viale Olimpia a Villafranca e via Cavour e via Poiani a Dossobuono e Rizza. Sede di diversi incidenti stradali e anche luogo di elevate sanzioni. Per la minoranza di centrosinistra servono delle misure per indurre gli automobilisti ad andare piano. Per il sindaco Roberto Dall’Oca, invece, le multe sono l’unica via. Se n’è parlato giovedì sera in consiglio comunale, aperto con la discussione di un'interrogazione dell'opposizione, letta da Matteo Melotti (Pd) che ha chiesto di collocare nelle vie in questione dei pannelli luminosi indicatori della velocità, che si accendono al passaggio dell'auto. «Il piano sul traffico urbano pone l'attenzione sulla sicurezza stradale e sugli interventi per ridurre incidenti soprattutto per ciclisti e pedoni», ha spiegato Melotti. «Via Calatafimi e viale Olimpia sono vicine al giro ad anello del Tione e sono percorse anche da molti ragazzi che vanno agli impianti sportivi e alle piscine. In via dei Colli il tratto di ingresso al paese è molto pericoloso». Ne sono una conferma i dati illustrati dal vicesindaco Francesco Arduini che ha risposto all'interpellanza con una relazione del comandante della polizia municipale Giuseppe Pregevole. Nell'ultimo quinquennio in via dei Colli sono stati rilevati cinque incidenti, in via Calatafimi otto, in via Cavour dieci e in via Poiani due. Quanto alle sanzioni per eccesso di velocità sono 192 in via Poiani e 141 in via dei Colli con postazione fissa e mobile; 17 in via Cavour, 19 in viale Olimpia e 4 in via Calatafimi solo con postazione mobile. «Il regolamento della strada», ha detto Arduini, «vieta installazioni di dossi artificiali o dissuasori sulle strade come quelle menzionate perché passano mezzi del soccorso, primo intervento o di sicurezza. Abbiamo, però, fatto diverse piattaforme rialzate in via dei Colli. L'intervento in via Custoza prevede proprio l'attraversamento pedonale rialzato, illuminato, all'incrocio con via Calatafimi dove è stato anche allargato il marciapiede per portare le auto in mezzo alla carreggiata e renderle visibili alle auto che escono. L'idea è di proseguire con questi golfi di protezione anche altrove». Su queste strade la polizia municipale effettua due servizi settimanali di quattro ore con dispositivi di rilevamento mobili e con postazioni fisse e mobili. Villafranca e i Comuni della cintura veronese, inoltre, cercano di accedere a fondi nazionali ed europei dedicati a interventi di sicurezza stradale. «All'entrata di Alpo c'è il rilevatore di velocità», ha replicato Melotti. «Lo proponiamo in via dei Colli. La via è rettilinea e larga, succede che si arrivi a una velocità elevata anche perché ci si distrae. Questo potrebbe essere una soluzione con una spesa non rilevante. Bene le sanzioni, ma servono misure strutturali, marciapiedi che arrivino più in prossimità dell’inizio del paese. Il rilevatore avrebbe senso anche in via Cavour e in viale Olimpia dove è pericoloso l’attraversamento vicino alle piscine o sul ponte: cittadini e ragazzini vanno protetti anche con una ciclabile». «All’Alpo non sono convinto del segnalatore di velocità», è intervenuto il sindaco. «Una volta scoperto che non succede niente la deterrenza è finita. Se colpisci le persone con multe, invece, hai i risultati: in via Grezzano dopo 30 sanzioni da 600 euro, il problema è stato risolto. Gli speed box devono diventare postazioni fisse e senza vigile con cartello di avviso. Su questo i sindaci si stanno battendo e si augurano che cambi il codice della strada».•.

Maria Vittoria Adami

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