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Passo avanti per il polo scolastico

Una parte dell’edificio della scuola primaria a Lugagnano
Una parte dell’edificio della scuola primaria a Lugagnano
Una parte dell’edificio della scuola primaria a Lugagnano
Una parte dell’edificio della scuola primaria a Lugagnano

Il polo scolastico di Lugagnano, che fino a qualche anno fa a molti sembrava un «sogno» di non facile realizzazione, comincia sempre di più a diventare realtà. Nei 2021 è infatti prevista la posa della prima pietra dell’edificio che completerà la scuola primaria, con l’inaugurazione auspicata nei primi sei mesi del 2023. Quando in via Carducci era stata inaugurata la prima nuova struttura della Pellico, che dal settembre 2018 accoglie le classi terze, quarte e quinte della primaria, non erano mancate le critiche di chi riteneva non opportuna la costruzione di una scuola «a metà». A quelle critiche, il sindaco Gianluigi Mazzi ha sempre risposto di aver voluto investire nel progetto della nuova scuola, progetto ritenuto di fondamentale importanza per la frazione, i soldi che erano a disposizione in quel momento, rimandando ad un futuro prossimo il completamento della primaria, con la realizzazione dell’edificio per le classi prime e seconde. Oggi, quell’intenzione è diventata una prospettiva concreta: è infatti stato approvato il progetto definitivo del secondo stralcio della scuola, oltre che della mensa, che servirà anche la secondaria di primo grado. La spesa complessiva prevista per questi interventi è di 4 milioni e 155 mila euro. Verrà inoltre realizzata una zona parcheggi, e sorgerà un’area verde che sarà anche a disposizione di eventi e manifestazioni per la comunità. È stata dichiarata la pubblica utilità dei terreni, non solo di quelli che ospiteranno queste opere, ma anche di quelli dove è prevista negli anni futuri la costruzione dell’auditorium e della nuova scuola dell’infanzia, nella prospettiva del completamento del polo scolastico. Le trattative con i privati sono già iniziate, e l’auspicio del sindaco Mazzi è di concludere la procedura degli espropri entro fine anno. Nel 2017 c’era stata la posa della prima pietra del primo edificio della nuova Pellico, poi inaugurato con l’anno scolastico 2018/2019, e nel 2021, a distanza di quattro anni da quel primo passo concreto verso la realizzazione di quello che prima di allora sembrava un sogno, è previsto l’inizio dei lavori per la costruzione del secondo edificio. Il primo cittadino dichiara: «Proseguiamo con l’obiettivo che ci eravamo prefissati e che negli anni scorsi era stato oggetto di discussioni politiche per la nostra scelta di realizzare, per cominciare, solo un pezzo della primaria. Non potendo disporre della cifra necessaria alla realizzazione dell’intera struttura, allora avevamo optato per due lotti funzionali. Ora assume concretezza il progetto del completamento della scuola primaria, che porta a compimento in questo mio secondo mandato quanto avevo iniziato nel primo». Il progetto complessivo del polo scolastico prevede, dopo il 2023, anche la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia e di un auditorium. Nel 2023, però, il mandato del sindaco Mazzi, che ha fatto del nuovo polo scolastico un obiettivo fondamentale del suo programma, finirà, e per lui non sarà più possibile ricandidarsi dato che è già al secondo percorso da primo cittadino. È ancora presto per prevedere, politicamente, quello che succederà: se a guidare il Comune sarà qualcuno delle liste civiche che stanno amministrando dal 2013 o se Sona cambierà completamente i suoi rappresentanti dando fiducia ad altre liste. Peraltro, al momento non è ancora emerso nemmeno un possibile futuro candidato, successore di Mazzi, fra i membri del suo gruppo, gruppo che appare fortemente ancorato alla leadership dell’attuale primo cittadino. La domanda quindi è: chi sostituirà Mazzi alla guida del Comune, di qualunque gruppo sia, avrà la volontà e la determinazione di portare a termine il progetto del polo scolastico di Lugagnano? Se così non sarà, la frazione si ritroverà comunque con una nuova primaria, una nuova mensa, un nuovo parcheggio e un’area verde a disposizione della comunità, che è sicuramente già tantissimo, ma il progetto complessivo tornerà ad essere quel sogno nel cassetto che, prima del 2017, molti pensavano fosse. •

Federica Valbusa

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