<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
GLI «AMICI DEL MONDO»

Partito da Isola il pullman della speranza: «Porta aiuti per Kiev, tornerà con bimbi da accogliere»

di Lidia Morellato
Il pullman carico di aiuti per l'Ucraina al momento della partenza
Il pullman carico di aiuti per l'Ucraina al momento della partenza
Il pullman carico di aiuti per l'Ucraina al momento della partenza
Il pullman carico di aiuti per l'Ucraina al momento della partenza

Un pullman carico di aiuti, con 3 autisti e 4 volontari, e un furgone sono in partenza verso il confine Nord tra la Polonia e l’Ucraina. E’ la missione dell’associazione Amici del mondo che ha raccolto la generosa risposta del territorio all’appello di aiuto lanciato nei giorni scorsi insieme al Comune di Isola della Scala, parrocchia e mondo del volontariato, a cui si sono uniti anche il Comune e gli alpini Nogara.
Tante piccole gocce che insieme formano una grande onda di solidarietà che si spera possa dare sollievo al popolo ucraino. Una mobilitazione come non si era mai vista prima, dato che i punti raccolta sono stati letteralmente sommersi da capi di abbigliamento pesante, coperte e generi alimentari a lunga conservazione, farmaci, beni di prima necessità e materiale per la prima infanzia. E a qualche ora dalla partenza del pullman arriva ancora gente a portare cibo che non potrà essere caricato perché pullman e furgone sono già stipati. «Non ci aspettavamo una risposta del genere», dice Giannina Mantovani di Amici nel Mondo, «abbiamo compresso il più possibile gli aiuti ma nel magazzino resta ancora diversa roba che valuteremo in che altro modo far arrivare».
Il pullman della speranza, che si appresta a percorrere oltre 1.500 chilometri, è stato caricato da tanti volontari ed è partito dopo mezzogiorno dalla zona industriale di Isola della Scala. Lo aspetta un viaggio di oltre 1.500 chilometri e, se tutto va bene, arriverà al confine fra domenica e lunedì. Destinazione della spedizione è la cittadina di Yahodyn, zona neutra di confine, dove ad attenderlo ci saranno Katya, Alina, Shasha e Nastasya con il marito che guida il camion sul quale saranno trasferiti gli aiuti italiani che verranno poi trasportati a Kiev. Sono le ragazze amiche dell’associazione Amici nel mondo, ex bambine di Chernobyl, accolte per anni da diverse famiglie del territorio. Sono loro oggi, con grande coraggio, a fare da ponte fra l’Italia e l’Ucraina devastata dai bombardamenti che proseguono ininterrottamente anche in queste ore. conclude Mantovani. «Se tutto va bene», conclude Mantovani, «dovremo riuscire a ritornare con alcuni bambini che conosciamo e che troverebbero accoglienza nelle famiglie che li hanno già ospitati gli anni scorsi». 

Suggerimenti