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Nuovo mercato, ambulanti infuriati

L’ingresso del mercato settimanale a Valeggio in centro storico
L’ingresso del mercato settimanale a Valeggio in centro storico
L’ingresso del mercato settimanale a Valeggio in centro storico
L’ingresso del mercato settimanale a Valeggio in centro storico

Non convince gli ambulanti la nuova disposizione del mercato. Sabato scorso, giorno dell’apertura anche ai banchi che finora erano rimasti esclusi, è stato organizzato con la dislocazione di 27 banchi (in tutto il mercato sono una ottantina) fuori dal centro storico, in piazza della Repubblica. Gli ambulanti accusano il Comune di mancanza di concertazione, di aver sfilacciato il mercato in più tronconi e di poca chiarezza nei criteri adottati, mentre l’amministrazione comunale replica rifacendosi ai tempi stretti imposti dall’ordinanza regionale. Ed è durissima la nota diffusa a stretto giro dall’esordio di questa riorganizzazione del mercato da parte dell’Anva (Associazione nazionale dei venditori ambulanti) che fa parte di Confesercenti Verona. «Il Comune, trincerandosi dietro l’emergenza sanitaria, ha inviato alle associazioni soltanto giovedì mattina il progetto di cambiamento radicale del mercato», dichiara il presidente Anva, Paolo Bissoli, «con i relativi spostamenti e chiedendo un parere a breve. La nostra opinione è stata negativa e in alternativa abbiamo formulato una proposta che salvaguardasse tutti o la maggior parte dei banchi, tenendoli al loro posto, come già fatto nella maggior parte dei comuni della provincia veronese, ma non siamo stati contattati». Per Bissoli, infatti, è ancora possibile riportare il mercato alla situazione di prima della chiusura per il Covid 19, per mantenerne le caratteristiche e non danneggiare imprese e famiglie. «Ogni amministrazione comunale entrante», sostiene il rappresentante di categoria, «vuole metter mano al mercato settimanale. A questo punto ci si doveva sedere a un tavolo e trovare una soluzione che contemperasse i vari interessi, da quelli degli ambulanti a quelli dei bar del centro che non vogliono un mercato decentrato, stilando delle graduatorie anche in base all’anzianità di presenza. Oltretutto quando rifaranno la pavimentazione in via Goito ci sarà una ulteriore frattura tra i banchi situati nel centro storico e quelli che si trovano in piazza della Repubblica». Per questo motivo Bissoli auspica un passo indietro, anche per evitare ulteriori proteste e ricorsi. A lui replica il primo cittadino, Alessandro Gardoni, che non ci sta a finire sulla graticola e rivendica le misure prese. «Abbiamo aspettato l’ordinanza regionale specifica», rimarca il sindaco, «che è stata emanata il 17 e i tempi sono stati strettissimi. L’abbiamo poi visionata e ci siamo confrontati con i tecnici che avevano redatto uno studio sul mercato negli anni scorsi. L’obiettivo che avevamo era quello di mettere il mercato in completa sicurezza, garantendo a tutti la possibilità di lavorare bene, rispettando l’anzianità della presenza ma anche favorendo il distanziamento sociale e un facile accesso per i mezzi di soccorso». Poi Gardoni s’inalbera quando sente affermare che si vuole tornare alla situazione pre-emergenza: «Ma dove hanno vissuto in questi mesi? In questi giorni abbiamo mollato tutto per garantire la sicurezza del mercato». Infine, assume una posizione affinché si possa giungere a un confronto: «La porta del mio ufficio è sempre aperta, anche se da più parti mi sono arrivati riscontri positivi per la nuova veste del mercato». L’ex sindaco, Angelo Tosoni, che negli anni scorsi aveva affidato a degli esperti l’incarico di rivedere il mercato, condivide l’intenzione che guidava l’intervento, ma è contrario alla modalità adottata per arrivarci. «C’era la necessità di rivedere l’impostazione del mercato», ammette Tosoni, il cui gruppo, Valeggio Domani, è all’opposizione, «perché eravamo sempre in deroga e si dovevano liberare degli spazi per permettere velocemente l’accesso delle ambulanze e dei vigili del fuoco. Togliere qualche banchetto era quindi necessario, ma non bisognava creare spezzoni troppo lunghi, per non pregiudicare quel percorso che permette ai clienti di visionarne il più possibile». Secondo l’ex sindaco, sabato scorso alcuni ambulanti gli si sono avvicinati per testimoniargli il loro malumore. «Mi hanno parlato di una totale mancanza di condivisione», riferisce Tosoni, «e questo dispiace, perché assieme si può trovare il modo d’alleggerire il mercato, mentre ritengo che l’ipotesi di portare tutti in piazzale Europa, dove potrebbero starci tutti i banchi, sarebbe un male per il mercato ma anche per il centro storico». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Foroni

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