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Sara Olivieri era la presidentessa del Quaderni

Addio a Sara, la «Pres» del calcio veronese. «Lascia un vuoto incolmabile»

Sara Olivieri era la presidentessa del Quaderni
La presidente della polisportiva Quaderni morta martedìSara Olivieri fa festa per il suo Quaderni assieme all’ex presidente Gianfranco Turrina
La presidente della polisportiva Quaderni morta martedìSara Olivieri fa festa per il suo Quaderni assieme all’ex presidente Gianfranco Turrina
La presidente della polisportiva Quaderni morta martedìSara Olivieri fa festa per il suo Quaderni assieme all’ex presidente Gianfranco Turrina
La presidente della polisportiva Quaderni morta martedìSara Olivieri fa festa per il suo Quaderni assieme all’ex presidente Gianfranco Turrina

Ci sono persone che andandosene lasciano il vuoto in un’intera comunità. Uno spazio, costruito lentamente per trent’anni, che non potrà essere riempito. Sara Olivieri, la donna del calcio di Quaderni, se n’è andata martedì mattina dopo aver combattuto a lungo contro un male che solo il pallone, e la sua gente, sono riusciti ad attenuare. E a darle la forza per non mollare mai.

Olivieri, infermiera all’ospedale di Borgo Trento, e colonna portante del pallone della polisportiva della frazione villafranchese, aveva solo 51 anni. Da martedì il mondo del calcio quadernese è in lutto. Così come l’intero ambiente sportivo della provincia: Olivieri, donna tenace e conosciuta, era il simbolo di una disciplina sempre troppo declinata solo al maschile. Lei, però, ne era l’eccezione più bella.

La forza di portare un paese con poco più di mille abitanti in prima categoria è solo uno dei tanti traguardi che è riuscita a raggiungere. Sono le azioni più silenziose, quelle che non si illuminano sotto i riflettori del campo, ma al contrario restano nascoste nella cucina o nel bar degli impianti di via Afra Decò, a disegnare il ritratto di chi è stata Olivieri per i suoi ragazzi e per la sua gente. Entrata in polisportiva più di trent’anni fa, prima come volontaria e poi gestendo il settore giovanile, ha scalato le gerarchie arrivandone al vertice dieci anni fa. Aveva lasciato la carica nel marzo scorso, senza mai pensare di allontanarsi davvero dal suo ambiente naturale.

 

La presidente della polisportiva Quaderni morta martedìSara Olivieri fa festa per il suo Quaderni assieme all’ex presidente Gianfranco Turrina
La presidente della polisportiva Quaderni morta martedìSara Olivieri fa festa per il suo Quaderni assieme all’ex presidente Gianfranco Turrina

 

Difficile parlare di Olivieri al passato a Quaderni: nelle parole di chi ha vissuto con lei sembra impossibile pensare che non ci sia più. I funerali si terranno oggi alle 15,30 alla chiesa di Madonna del Popolo anche se l’idea del mondo calcistico della frazione era di salutare per l’ultima volta la Pres direttamente al campo.

Il covid, però, si è messo di mezzo anche qui. Una vita spesa per la polisportiva, per la palla che scorre veloce sul prato. Per i suoi ragazzi, i bambini ai primi calci. Era lei a fare tutto: preparare il tè caldo, i panini, gestire le situazioni più complicate.

 

Anche i tornei estivi, quelli dedicati ai ragazzi di Quaderni scomparsi troppo presto, li gestiva e ci metteva mano. Ora, fra quei nomi, ci sarà anche il suo: senza figli, ma la mamma delle centinaia di ragazzini passati dal campo della frazione.

«Da quando era diventata presidente», racconta Aldo Perina, storico segretario del Quaderni calcio, «aveva portato una ventata incredibile di entusiasmo. Aveva creato un ambiente sano, sempre con il sorriso sulla bocca. Ora lascia un vuoto incolmabile». E aggiunge con la voce rotta dall’emozione: «La sua famiglia era il calcio. Non ha mai mollato. Mai».

A prendere le redini, ora, c’è Nicolò Turrina: «La conoscevo da sempre, mi rendo conto adesso di quante cose mi abbia insegnato in tutti questi anni. Ho perso un’amica», il personale ricordo del neopresidente. Era stata Olivieri a reinventare il settore giovanile mettendo la sua carica, combattiva e guerriera, per far diventare anche la piccola Quaderni il centro di un progetto importante e ambizioso. Aveva mosso i primi passi nella polisportiva assieme a Gianfranco Turrina e con lui, nel tempo, si era scambiata i ruoli dirigenziali. «Risolveva tutto quanto direttamente lei, anche per il minimo problema c’era sempre», spiega proprio Gianfranco Turrina.

«Lascia un vuoto immenso», dice. «Ha dato anima e corpo per bambini e genitori. È stata una figura centrale per tutti», commenta invece il presidente della Polisportiva Luca Turrina. Domenica il Quaderni scenderà in campo contro il Concordia con il lutto al braccio. Un minuto di silenzio precederà il fischio d’inizio per salutare la Pres intorno al cerchio di centrocampo, come avrebbe voluto lei. •

Nicolò Vincenzi

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