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Marchese preso nell’imboscata Lo narra un libro

Marilena Dolci con il suo libro
Marilena Dolci con il suo libro
Marilena Dolci con il suo libro
Marilena Dolci con il suo libro

Accordi e alleanze ballerine, saccheggi e violenze. Spie, soldati e gente comune che non poteva coltivare la terra, pativa la fame e doveva comunque rifocillare le truppe. C’è anche questo nel volume «L’imboscata, Francesco II Gonzaga prigioniero a Venezia» a cura della scrittrice e studiosa Marilena Dolci. L’autrice ha lavorato tre anni per dare alle stampe questo saggio storico, presentato ieri a Verona nella Sala Rossa del Palazzo scaligero. Vi ricostruisce scenari e fatti che portarono il 7 agosto 1509 alla cattura del marchese di Mantova, Francesco II Gonzaga, da parte dei Veneziani, in una casa di campagna lungo la strada che collega Isola della Scala a Erbè. Il libro è stato pubblicato dall’associazione «1509 L’Imboscata. Cultura, memoria, territorio», con contributi e patrocini pubblici dai Comuni di Erbè e Isola della Scala, Serit, Provincia di Verona, oltre che da enti e istituzioni di Mantova. La presentazione del saggio in paese si terrà domenica, al parco Due Tioni, alle 16.30. Alla distribuzione del libro a biblioteche o gruppi culturali ci penserà ora «1509 L’Imboscata», presieduta da Daria Mantovani. Dal 2013 l’associazione rievoca ogni anno questi antichi avvenimenti tramite la manifestazione «1509 l’Imboscata-El Marchese de Mantoa in camisa e descalzo». Nel 2023 la rievocazione del decennale è stata programmata dal 4 al 6 agosto, al parco Due Tioni. «Con opere e iniziative come queste recuperiamo storia e cultura locale», afferma il sindaco di Erbè, Nicola Martini. Aggiunge il vice sindaco di Isola della Scala, Federico Giordani: «È importante per ciascuna comunità conoscere ciò che è accaduto nel passato, poiché appartiene alla cultura di ognuno». L’autrice Dolci precisa: «Quella contenuta nel libro è storia, non c’è nulla di inventato o romanzato». Per ricostruire ogni singolo periodo, passaggio o episodio, ha consultato centinaia di lettere conservate nell’Archivio Gonzaga di Mantova, alcuni testi contemporanei e altri più recenti. «Tra i vari storici e cronisti dell’epoca di cui ho recuperato documenti e memorie spicca Guicciardini, il più valido, che scriveva esattamente ciò che succedeva». Il libro è diviso in tre parti: nelle prime due ripercorre gli avvenimenti tra il 1509 e il 1510, nella terza presenta la vita del tempo sia della popolazione civile che delle truppe impegnate nella guerra della Lega di Cambrai-il marchesato di Mantova ne faceva parte-contro la Repubblica di Venezia.•. C.M.

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