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Lo Stefani Bentegodi centro dell’agricoltura bio

Studenti dello Stefani Bentegodi
Studenti dello Stefani Bentegodi
Studenti dello Stefani Bentegodi
Studenti dello Stefani Bentegodi

L’istituto agrario Stefani-Bentegodi di Buttapietra vero e proprio presidio dell’agricoltura green. La scuola, infatti, punta a coltivare i propri terreni in modo biologico. Gli ettari dell’azienda agricola Bovolino, coltivati dagli studenti, sono arrivati a quota 56; di questi, ben 46 sono bio contro i 5 di tre anni fa. Numeri e nuovi progetti sono stati illustrati da Matteo Ducange, l’insegnante che quattro anni fa ha lanciato l’iniziativa dell’azienda agricola, in un convegno promosso da Confagricoltura. «Siamo partiti nel 2017 con mais e frumento, che finivano nel biodigestore vicino; oggi coltiviamo molti cereali, segale, farro, frumento duro e a breve anche il sorgo; lavoriamo al progetto Bionet per la conservazione e caratterizzazione delle varietà antiche di cereali e di 42 meli e 12 peri antichi della montagna veneta», ha spiegato Ducange. L’insegnante ha precisato che il lavoro viene portato avanti anche con analisi del dna che vengono confrontate con banche dati dell’Alto Adige e di Monaco di Baviera e che la scuola ha piantato anche un ettaro di bosco. Quest’anno l’Istituto ha diplomato i primi 47 studenti dei corsi post diploma di agribusiness management per le produzioni biologiche. «Tre anni fa siamo stati pionieri nel proporre percorsi ad alta specializzazione post diploma, di cui tutti oggi parlano, anche se l’Italia è in ritardo rispetto alla Germania», spiega il professore. «Nei corsi ci avvaliamo di formatori esterni che operano nel biologico». Ducange spiega che l’iniziativa si sta rivelando una fonte di sorprese: «Siamo partiti da un corso, oggi ne abbiamo due e si tratta di ragazzi che arrivano dall’istituto agrario ma anche dal liceo; si è iscritto anche un laureato che prenderà in mano il vigneto di famiglia e lo vuole biologico». L’istituto ha anche un vigneto e da alcuni anni produce i propri vini. Inoltre, partecipa al progetto Consemi, Casa dei semi del Veneto, promossa da Aveprobi, l’associazione veneta di prodotti biologici e biodinamici, per lo sviluppo di filiere di gestione della semente e la diffusione di varietà locali. «La produzione biologica è sempre più importante», dice Roberta Martin di Confagricoltura. «Più del 10 per cento delle nostre aziende è bio e l’istituto sta facendo un lavoro egragio: studenti di oggi sono gli agricoltori di domani». •.

Luca Fiorin

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